La Commissione Ue ha approvato l’accordo raggiunto tra il Parlamento Europeo e il Consiglio Ue sull’introduzione del Digital Service Act, una nuova legge che ha come finalità quella di estendere il diritto commerciale e il diritto civile alle piattaforme di acquisti online.
Il pacchetto di misure mira ad introdurre nuove regole e nuovi standard per assicurare maggiore protezione agli utenti di internet tutelando i loro diritti fondamentali e garantendo un ambiente più sicuro e responsabile. Con questa nuova legge verrà superata così la Direttiva eCommerce del 2001, nata in un’epoca in cui ancora i social network non esistevano e dove le persone che compravano online erano pochissime. Si pensi che nel 2020 il 73% degli europei ha utilizzato internet per fare acquisti online.
Digital Service Act: chi interesserà
Ad essere coinvolti saranno tutte le realtà che forniscono servizi digitali in Europa, dai social network che dovranno contrastare maggiormente la disinformazione, ai grandi portali di vendita online e motori di ricerca che dovranno porre più attenzione nelle loro pubblicità profilate. Questi i servizi online che ricadranno sotto la guida del DSA:
- prestatori di servizi di rete come gli internet provider e hosting;
- grandi motori di ricerca;
- piattaforma online che riuniscono venditori e consumatori (social media, mercati online, app store);
- grandi piattaforma online che raggiungono oltre il 10% dei consumatori Ue.
Digital Service Act: cosa prevede
Il Digital Service Act contiene diverse misure volte a trasformare internet, almeno in Europa, in un posto più sicuro con maggiori diritti per gli utenti. Per i social network ci sarà l’obbligo di maggiori controlli sui contenuti postati sulle loro piattaforme. I contenuti illegali andranno prontamente rimossi appena si verrà a conoscenza della loro esistenza.
Novità anche per i negozi di vendita online, compresi i grandi colossi come ad esempio Amazon. Sarà introdotto l’obbligo per gli e-commerce di verificare l’identità dei propri fornitori prima di vendere i loro prodotti.
Verrà introdotto anche il divieto a ricorrere a tecniche ingannevoli per manipolare o influenzare le scelte degli utenti.
Modifiche saranno necessarie anche per la pubblicità mirata che avviene tramite profilazione. A partire dall’entrata in vigore del Digital Service Act non potranno più essere profilati i minori né particolari soggetti fragili.
Ed infine sarà consentito alla Commissione Europea di adottare sanzioni proporzionate ed efficaci nei confronti dei colossi del web che contribuiscono a diffondere notizie false, dannose e propagandistiche. Si pensi soprattutto ai grandi social network come Facebook o Twitter. Le sanzioni della Commissione Ue potranno arrivare anche al 6% del fatturato dell’azienda.
Questa misura è stata fortemente voluta anche alla luce del recente conflitto in Ucraina che ha riportato alla luce l’annoso problema dell’informazioni scorretta e fuorviante capace di discostare la realtà dei fatti.
Digital Service Act: quando entrerà in vigore
Una volta approvata, la nuova legge sui servizi digitali entrerà in vigore entro 15 mesi o al massimo dal 1° gennaio 2024 e la sua applicabilità riguarderà tutta l’Unione Europea. Tempo necessario per dare la possibilità a tutti di conoscere il DSA e mettersi in regola. Questo però non riguarderà le piattaforme online e i motori di ricerca dalle dimensioni molto grandi. Per loro la legge si applicherà già 4 mesi dopo la loro designazione.