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Don Matteo 13, stasera debutta Raoul Bova: le prime dichiarazioni dell’attore su cosa succederà

Pubblicato: 28/04/2022 14:58

Svolta storica nel mondo delle serie tv italiane: questa sera il mitico Don Matteo interpretato da Terence Hill non sarà più il protagonista della serie, e debutterà invece Raoul Bova. In un episodio della serata arriverà Don Massimo, interpretato da Raoul Bova. “Vedrete un bell’arrivo di Don Massimo, molto emozionante. Si svelerà com’è”, ha detto Raoul Bova. Don Massimo racconterà che fine ha fatto Don Matteo, una cosa importante. Lo spiegherà perché in qualche modo c’entra anche Don Massimo. Si vogliono molto bene Don Massimo e Don Matteo, dentro e fuori dal set”.
Come è stato per Raoul Bova inserirsi nella famiglia di “Don Matteo”, già affiatata da tempo? “È stato facilissimo perché mi hanno accolto a braccia aperte. Sono stato accolto da tanto affetto e tanta professionalità”, ha raccontato l’attore a RTL 102,5. “Quello che c’è sul set di Don Matteo è l’amore per quello che si fa con grande passione. C’è un grande impegno e grande rispetto per il lavoro di tutti, dal primo all’ultimo”.
Il produttore Luca Bernabei ha raccontato cosa significa portare a termine una stagione di una serie così importante:“Fare un lavoro come questo richiede grande fatica. Sono 9/12 mesi in cui ti svegli tutte le mattine alle 5:30 e rimani sul set per dodici ore: Ci vuole grande professionalità a scriverlo e a girarlo. La troupe di Don Matteo è una delle migliori d’Italia. Sono gruppi di persone selezionate”.

Raoul Bova e la fede: “Per me è una ricerca”

Raoul Bova si è anche sbilanciato su un argomento molto delicato, ovvero la fede religiosa (che ovviamente è spesso protagonista in Don Matteo): La fede per me è una ricerca, da quando ero bambino. Non è detto che sia lineare e sempre al massimo, proprio perché la cerco ogni giorno. Credo tanto all’energia, alla forza che dona la fede”, ha raccontato l’attore. “Anche il fatto di essere arrivato a questo progetto, il fatto di avere qualcosa in cui credere mi dà la forza di andare avanti. Anche in questo ci siamo incontrati con Luca Bernabei, un segno che ci è arrivato dal cielo incontrandoci”. Bernabei, amministratore delegato della Lux Vide, ha confermato quanto spiegato dal protagonista della serie: “Quello di Don Massimo è un ruolo che non avrei offerto a Raoul Bova se non avessi capito e visto che è in cammino e che si sta facendo tante domande sulla vita. È stato facile lavorare con Raoul Bova perché è un professionista molto serio, poi lo voleva fare”.

Raoul Bova, la scelta di dire sì: “Ridare una figura a cui appoggiarsi”

Per Raoul Bova poter interpretare un prete non è stata affatto una scelta banale: l’idea era quella di fornire una figura di appoggio alle nuove generazioni.“Un parroco oggi è importante nella nostra società. La cosa più difficile è stare vicino alla gente, ai giovani di oggi che stanno nelle nostre città”, ha detto l’attore. “Molti giovani oggi sono persi. Cercare di ridare una figura a cui appoggiarsi è molto bello”. A quanto pare, la proposta di un ruolo tanto complesso è arrivata tempo fa, in maniera del tutto spontanea: “Quando ho chiesto a Raoul di fare Don Matteo lo stavo accompagnando da Maria De Filippi, era una giornata piovosissima. Parlavamo della vita e gli ho chiesto se avrebbe mai interpretato un prete e gli ho chiesto di pensare al fatto di fare Don Matteo. Così mi ha detto di sì”.

Don Matteo e Don Massimo: similitudini e differenze

Don Massimo e Don Matteo, d’altronde, sono due figure simili ma con due percorsi molto diversi: “Sono diversi nel rapporto con la fede e con loro stessi. Don Matteo era più compiuto, aveva tante risposte, aveva fatto un percorso spirituale già avanzato”, ha raccontato Raoul Bova. “Don Massimo, invece, è all’inizio del suo essere prete. Ha tante domande e ancora tante risposte non se le è date. Durante le puntate avrà la possibilità di capire cosa siano il perdono, la redenzione. Si confronterà e avrà delle difficoltà da accettare. Un’altra differenza tra i due è che di Don Matteo non si conosceva il passato, mentre Don Massimo racconta la sua provenienza: un uomo che ha vissuto un’altra vita e storie che piano piano sveleremo”.
Quale sarà il mezzo di locomozione di Don Massimo? “Sarà diverso da quello di Don Matteo, non è una bicicletta”, ha detto Bova. “È una moto assemblata con pezzi recuperati con il tempo e messa insieme. Non è una moto molto moderna, è consumata perché è vissuta”.

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Ultimo Aggiornamento: 28/04/2022 15:00

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