Vai al contenuto

Ristoratore arrestato per bancarotta: crac da oltre 100 milioni di euro, indaga la Guardia di Finanza

Pubblicato: 28/04/2022 14:43

Arrestato un imprenditore e chef stellato con l’accusa di un crac da oltre 100 milioni di euro. Tra le accuse a lui contestate, frode fiscale, autoriciclaggio e bancarotta fraudolenta.

Imprenditore e chef arrestato per crac finanziario: le accuse della Guardia di Finanza

La Guardia di Finanza di Como ha arrestato l’imprenditore e chef Giovanni Maspero, titolare di un ristorante premiato con una stella Michelin. Al momento, l’uomo si trova agli arresti domiciliari e per lui si configura un quadro di accuse molto complicato. Secondo la Guarda di Finanza, Maspero avrebbe autoriciclato 3,3 milioni di euro, una cifra che sarebbe legata a reati in materia fallimentare. All’imprenditore è stata contestata anche la distrazione di 17,6 milioni di euro da una sua srl, a beneficio di altre 10 società che sarebbero riconducibili allo stesso Maspero. Fin dal 2012, inoltre, lo chef avrebbe inadempiuto in modo “reiterato e sistematico” alle obbligazioni tributarie e previdenziali. La cifra di cui Maspero avrebbe omesso il versamento supera i 100 milioni di euro tra imposte e contributi previdenziali e avrebbe infine portato all’arresto dell’imprenditore.

Le indagini della Guardia di Finanza sullo chef accusato di bancarotta fraudolenta

Le indagini condotte su Giovanni Maspero, titolare di un ristorante stellato nel centro di Como, avrebbero accertato una “contestata distrazione” del denaro ottenuto dal mancato versamento delle imposte a beneficio delle società riconducibili allo stesso Maspero. In questo modo lo chef avrebbe falsificato sistematicamente i bilanci della sua attività, attribuendo a queste somme “la natura di (inesistenti) crediti finanziari”. Il gip di Como ha quindi disposto il sequestro preventivo di quasi 18 milioni di euro e delle quote di una srl in liquidazione intestata a Maspero. Le indagini della Guardia di Finanza sono partite dopo la richiesta di fallimento delle società di Giovanni Maspero, avanzata dalla Procura, a causa di un debito con l’erario superiore ai 20 milioni di euro. In particolare, il procedimento penale per bancarotta sembra essere partito da quando l’imprenditore aveva ricoperto il ruolo di amministratore unico di una società, negli anni 2014-2021, poi incorporata con un’altra società a lui riconducibile. Da questa fusione tra le due società, l’indagato avrebbe quindi sottratto 13 milioni di euro.