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16enne muore per obesità patologica: i genitori accusati di omicidio colposo. Non l’hanno aiutata

Pubblicato: 02/05/2022 16:08

La 16enne Kaylea Louise Titford è morta nella sua casa a Newtown in Galles nell’ottobre del 2020. I suoi genitori Alun Titford e Sarah Jane Lloyd-Jones, si trovano ora a processo, accusati di omicidio colposo per negligenza grave. Secondo la autorità non avrebbero impedito che la giovane raggiungesse l’obesità patologica che l’ha portata al decesso.

Muore a 16 anni per obesità patologica. I genitori accusati di omicidio colposo

Kaylea Louise Titford, 16 anni, era stata trovata morta nella sua casa Newtown nella contea di Powys in Galles ad ottobre 2020. Al centro delle indagini compaiono i genitori della giovane ragazza disabile, Alun Titford, 44 anni, e la madre Sarah Jane Lloyd-Jones, 39 anni. Secondo la polizia, avrebbero dovuto assicurare alla figlia di mantenere uno stile di vita sano e supportarla nel percorso di dimagrimento ma, al contrario, hanno dimostrato una grave negligenza che ha condotto la 16enne in una condizione di obesità patologica, portandola poi alla morte. Per questo motivo i genitori dovranno rispondere a processo delle accuse di omicidio colposo.

I genitori hanno portato la figlia all’obesità

La 16enne Kaylea Louise Titford è stata ritrovata priva di vita nella sua casa a Newtown, Powys in Galles nell’ottobre del 2020. Kaylea era una ragazza giovane, fragile che stava combattendo contro delle gravi condizioni di salute dovute all’eccessivo peso. I suoi genitori, d’altro canto, non avrebbero fatto nulla per impedire che la figlia raggiungesse lo stadio dell’obesità patologica, rendendo estremamente difficile affrontare un percorso di cura e dimagrimento. Per questo motivo il padre Alun Titford, 44 anni, e la madre Sarah Lloyd-Jones, 39 anni, sono stati accusati di omicidio colposo, con l’accusa di essersi dimostrati fortemente negligenti e aver permesso o causato “la morte di una bambina o di una persona vulnerabile”, ha riportato Walesonline.co.uk.

Il processo avrebbe dovuto iniziare ad aprile ma, a causa di problemi di salute della ragazza, è stato rimandato a giugno. L’uomo si trova in cura mentre la donna è stata rilasciata su cauzione.