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Carburanti, Cdm dà il via libera alla proroga del taglio delle accise: fino a quando sarà in vigore

Pubblicato: 02/05/2022 14:00

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto contro il rincaro dei prezzi sui carburanti. Il tema dei rincari energetici è diventato all’ordine del giorno da quando la Russia ha invaso l’Ucraina. In breve tempo si è parlato dei prezzi del carburante, di quelli dell’olio, di quelli del gas e di quelli, di conseguenza, delle bollette che avrebbero gravato sulla spalle delle famiglie. Oggi il Cdm è tornato proprio sui prezzi dei carburanti con un nuovo via libera.

Taglio delle accise sui carburanti

 Il Cdm ha deciso la proroga del taglio delle accise fino all’8 luglio: per quanto riguarda l’accisa sul metano, questa va a 0 e l’Iva viene ridotta al 5%. Il provvedimento, da quanto emerge, prevede una accisa a “zero euro per metro cubo” per il “gas naturale usato per autotrazione“, al quale viene applicata un’aliquota Iva “stabilita nella misura del 5 per cento“, si specifica infatti.

La decisione è arrivata “in considerazione del perdurare degli effetti economici derivanti dall’eccezionale incremento dei prezzi dei prodotti energetici“, e proprio per questi motivi è stata decisa una proroga “a decorrere dal 3 maggio 2022 e fino all’8 luglio 2022“.

Le aliquote: cosa è stato deciso

Per quanto riguarda le aliquote queste saranno: “Per la benzina 478,40 euro per mille litri; per oli da gas o gasolio usato come carburante 367,40 euro per mille litri; per gas di petrolio liquefatti (GPL) usati come carburanti 182,61 euro per mille chilogrammi; per gas naturale usato per autotrazione zero euro per metro cubo“, riporta Tgcom24.

Maria Draghi: i prossimi impegni

Da quanto rivela AdnKronos, il premier Mario Draghi incontrerà i capidelegazione delle forze di maggioranza intorno alle 15 di oggi per parlare del decreto aiuti e imprese e famiglie per contrastare gli effetti del conflitto in Ucraina.

Proprio qualche ora fa, ospite su Rete4, Lavrov, ministro degli Esteri russo ha parlato della questione energetica e del pagamento del gas. Secondo Mosca, gli europei “hanno rubato” a Mosca le sue riserve valutarie in dollari e euro depositate presso le banche europee imponendo un congelamento, quello deciso con le sanzioni. Poi ha spiegato: “Voi pagherete comunque nella valuta prevista dai contratti, ma le forniture verranno considerate pagate quando queste somme saranno state convertite in rubli, che non possono essere rubati. Per gli acquirenti non cambierà nulla, pagheranno stesse somme previste dai contratti“, aveva detto.