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Maestre deridono un bambino in una chat: la scoperta dei messaggi shock e la denuncia della madre

Pubblicato: 08/05/2022 15:30

Un bambino sarebbe stato deriso e paragonato alla gastrite dalle maestre incaricate di seguirlo. Succede a Torino, dove la madre del piccolo ha scoperto gli inquietanti messaggi inviati nella chat delle insegnanti e ora chiede giustizia.

Bambino deriso dalle insegnanti a Torino, i messaggi scambiati dalle maestre

La gastrite quest’anno ha un nome e un cognome” avrebbero scritto le maestre nella loro chat su WhatsApp. Il riferimento è a un bambino di appena 8 anni, che sarebbe affetto da alcune patologie e da un deficit dell’attenzione e da iperattività combinata con un disturbo oppositivo provocatorio. “Nella chat le insegnanti si mettevano d’accordo anche sulla versione dei fatti da riferirci, per farci credere che fosse un bimbo violento. Non hanno compreso che, invece, combatte ogni giorno con i suoi fantasmi e le sue difficoltà causate dalla disabilità” ha raccontato la madre del bambino all’Ansa. La scoperta di quei terribili messaggi avviene grazie a un’altra maestra, che decide di mostrarli alla donna e infine di consegnarle le chat, svelando una realtà fatta di umiliazioni e continui rimproveri.

“Non vedono l’ora che me ne vado”, la straziante confessione del bambino deriso dalle maestre

Ora la madre del bambino coinvolto in questa grave vicenda si è rivolta alla Procura della Repubblica di Torino per denunciare il tutto, supportata dall’associazione napoletana “La battaglia di Andrea” per difendere i diritti di suo figlio. La donna ha dichiarato che da qualche tempo il piccolo aveva dimostrato improvvisi cambi di umore, arrivando a confessarle che le insegnanti “non vedono l’ora che me ne vado”. Secondo i primi dettagli che stanno emergendo, il bimbo sarebbe anche stato punito con il divieto di mangiare assieme ai compagni di classe. Sarebbe stato poi umiliato con continui richiami da parte delle insegnanti e avrebbe ricevuto ogni giorno numerose note a causa del suo comportamento. “Lui ha bisogno di essere integrato e non emarginato” ha ribadito la donna all’Ansa.