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23enne muore dopo aver mangiato una pizza ordinata online: dopo la morte è stata aperta un’indagine

Pubblicato: 09/05/2022 14:47

Un ragazzo di 23 anni è morto dopo aver mangiato una pizza ordinata da Deliveroo, per via della presenza di arachidi nell’impasto. La dinamica non è stata completamente chiarita, ma sarò oggetto di un processo che avrà inizio proprio in questi giorni. Il ragazzo era notoriamente allergico alle arachidi, ed era sempre stato attento a verificarne l’assenza in ciò che mangiava, stando alle dichiarazioni dei suoi genitori. 

23enne muore dopo aver mangiato la pizza: cos’è successo 

James Atkinson è il protagonista di questa storia, che si è svolta nel luglio 2020 ma che è solamente ora oggetto di un processo. Il ragazzo di 23 anni avrebbe, quella sera, ordinato una pizza con i suoi coinquilini tramite l’app Deliveroo, da una pizzeria che conosceva e dalla quale aveva già ordinato in passato. Attorno alle 20:10 sarebbe arrivata la pizza, che dopo un paio di bocconi avrebbe causato una grave reazione allergica a James.  

A quel punto i coinquilini avrebbero chiamato i soccorsi, giunti dopo pochissimi minuti. I paramedici a gli avrebbero iniettato una fiala di adrenalina, che però non avrebbe impedito al ragazzo di perdere i sensi e finire in arresto cardiaco. Ricoverato d’urgenza alla Royal Victoria Infirmary, è stato dichiarato morto alle 21:21 a causa di una reazione allergica alle arachidi.  

Muore per la pizza ordinata su Deliveroo: l’indagine 

In seguito alla morte del ragazzo di 23 anni per aver mangiato una pizza, i suoi genitori avrebbero deciso di aprire un’inchiesta per chiarire le dinamiche che potrebbero aver condotto alla reazione allergica. A loro dire, James era stato sempre molto attento agli allergeni contenuti negli alimenti che consumava e risulterebbe strano che si sia trattato di una sua distrazione.  

Secondo loro sarebbe necessaria un’indicazione più chiara, visibile e precisa degli allergeni sull’app di Deliveroo. Il padre al Sunday Times ha detto che “le informazioni sulle allergie sono sempre nascoste”. Per l’uomo basterebbe una casella di spunta prima di effettuare l’ordine: ‘hai un’allergia: sì o no?’, spuntando sì ti viene chiesto di contattare il ristorante per telefono”. 

Mentre la madre del ragazzo morto dopo aver mangiato la pizza sostiene che serve “un elenco chiaro e completo degli ingredienti su ogni articolo del menù da asporto, ed un adesivo sulla scatola dell’asporto che informa sugli allergeni”. La famiglia ha anche contestualmente lanciato un crowdfunding fine a sostenere le spese legali “per aiutarci in questo complicato processo legale che coinvolge una grande organizzazione”.  

Dal canto loro, i proprietari della pizzeria, costretti a chiudere il mese scorso in seguito all’apertura dell’indagine, dicono di essere molto addolorati, ma che tutte le informazioni erano chiaramente esposte. Tesi confermata anche da un fonte interna di Deliveroo citata dallo Yorkshire post, che sostiene che in quel periodo nella sezione “informazioni” del ristorante, sull’app, era contenuto l’avviso di probabile contaminzione incrociata con le arachidi.