È possibile accedere alla pensione anticipata prima dei 67 anni con 20 anni di contributi? Ecco i calcoli e le ipotesi per un lavoratore che ha guadagnato uno stipendio di 2.000€ lordi in media ogni mese.
Andare in pensione con 20 anni di contributi
L’età minima per l’accesso alla pensione è 64 anni. In particolare, nel 2022 è possibile accedere alla pensione anticipata tramite la cosiddetta Quota 102, che richiede un’età anagrafica minima di 64 anni e un’anzianità contributiva di almeno 38 anni. Al raggiungimento dei 67 anni di età è invece possibile ottenere la pensione di vecchiaia se si hanno almeno 20 anni di contributi. Considerando che il pensionamento è concesso se l’assegno mensile è pari ad almeno 2,8 l’assegno sociale dell’Inps, quest’anno del valore di 460,28€, ecco a quanto potrebbe ammontare la pensione con 20 anni di contributi a 64, 65 e 67 anni di età.
Quanto può valere la pensione con 20 anni di contributi a 65 anni
Considerando uno stipendio lordo in media pari a 2.000€ al mese, in un anno si ottengono 26.000€ considerando anche l’erogazione della tredicesima. Secondo il calcolo proposto da Proiezioni di Borsa, i contributi versati ogni anno raggiungono la cifra di 8.580€. A questo punto, in 20 anni si ottiene un montante contributivo di 171.600€, una cifra che non tiene conto della rivalutazione. Per capire quanto potrebbe valere la pensione a 65 anni di età, occorre tenere in considerazione il coefficiente di trasformazione in pensione, che per questa età è pari al 5,22%. Suddividendo in mensilità la cifra così ottenuta si ricava una pensione di 8.958€ annui, cioè 689€ al mese. Questa cifra è però inferiore al minimo richiesto per accedere al pensionamento, quindi per questa particolare casistica non è possibile andare in pensione con 65 anni di età e 20 di contributi.
Andare in pensione a 66 o 67 anni con 20 di contributi: il calcolo
Ecco come potrebbero cambiare le cose al raggiungimento dei 66 anni di età. In questo nuovo caso, il montante contributivo arriverebbe a 180.180€. Con il coefficiente di trasformazione aumentato al 5,391%, la pensione ammonterebbe a 9.713€ annui e 747€ mensili. Ancora una volta, quindi, verrebbe a mancare l’importo minimo richiesto.
Al raggiungimento dei 67 anni di età, ripetendo il calcolo ma considerando che il coefficiente di trasformazione è pari al 5,575%, su un montante contributivo di 188.760€ si otterrebbe una pensione di 10.523€ annui, 809€ al mese.