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Raoul Bova, la vita: dall’ex moglie Chiara Giordano alla vita con Rocio Morales, passando per un calendario

Pubblicato: 26/05/2022 17:52

Il Raoul Bova che oggi la fa da padrone nel palinsesto televisivo e che è riuscito a scardinare dalle fondamenta -conquistando a quanto pare l’accettazione del pubblico- il Don Matteo di Terence Hill, ha cominciato a lavorare nel mondo dello spettacolo da giovanissimo, ed è tra gli attori che possono vantare una gavetta tra le più complesse e variegate.

Mentre si faceva strada tra un calendario senza veli ed un film d’autore, Raoul Bova è riuscito ad imporsi come attore dal talento rispettabile: al contempo è riuscito a costruire una famiglia, anzi due, ad avere 4 figli ed a dare il massimo anche come benefattore. Oggi Raoul Bova è un attore maturo ed assennato, con alcune certezze e ancora molte ambizioni professionali da soddisfare: come sia arrivato a questo cantabile risultato è parte di una storia personale decisamente interessante.

Raoul Bova nel nuoto: pesce piccolo in piscina, squalo davanti alla cinepresa

Bova non nasce attore bensì sportivo: alto e prestante fin da ragazzino, Raoul Bova prende il suo metro e ottanta di muscoli ed energia giovanile e lo butta in piscina, dove si distingue come nuotatore. Bova non spicca, però, e capendo di non poter raggiungere l’Olimpo dei Rosolino e delle Pellegrini, a maggiore età compiuta abbandona il nuoto per preferirgli la carriera artistica. Entra dalla porta di servizio del mondo dello spettacolo: fa l’aiutante a Scommettiamo che…, per poi ottenere qualche piccolo ruolo in alcune miniserie e altri prodotti Rai. Il primo a notarlo e a dargli spazio è Vanzina, che sceglie il suo volto cesellato in Piccolo Grande Amore. La sua espressione seria e compita è perfetta per i ruoli da agente di alto profilo, eroico e di buon cuore: è commissario prima, vice commissario dopo, capitano di carabinieri poi. Tutti lo ricordano come capitano Ultimo nella miniserie del 1998. Lavora anche con dei grandissimi registi, come Pupi Avati e la leggendaria Lina Wertmuller che lo vuole in Francesca e Nunziata.

Nel 2000, nello stesso anno in cui sposa la prima moglie Chiara Giordano (conosciuta molti anni prima), fa alzare la temperatura della penisola italiana di svariati gradi posando per un calendario senza veli per Max, che mostra tutti i benefici che può portare il nuoto, se praticato con costanza.

Nel frattempo Bova diventa il protagonista di alcune pellicole cult: è il vicino di casa dall’aura di mistero di La Finestra di fronte, ma è anche -oltreoceano- il co-protagonista di Alien vs Predator, per il vecchio principio aureo per cui “se è Hollywood vale tutto, ma proprio tutto”. Pian piano sono in molti a rendersi conto che Bova è un bravo attore e ciò gli permette di lavorare con mostri sacri come Michale Keaton. Nel 2009 partecipa a Baarìa di Giuseppe Tornatore, che sbanca ai David di Donatello ed ottiene 14 candidature.

Raoul Bova, due amori e 4 figli: chi sono Chiara Giordano e Rocìo Morales

La vita privata di Raoul Bova, fino al 2013, è stata serena, pacifica e decisamente tutelata dagli scossoni delle pagine di gossip: Bova ha condotto per anni una vita familiare ordinaria e felice: una moglie, Chiara Giordano, due figli, Alessandro Leon e Francesco, una vita fatta di abitudini quotidiane e riservatezza. Nel 2013 Raoul Bova fa esplodere una bomba atomica nella sua esistenza: lui e Chiara Giordano si separano e Bova comincia una relazione ufficiale con la giovanissima attrice Rocìo Morales, conosciuta sul set del film Immaturi-il viaggio. Non si tratta di una storiella da crisi di mezza età: Raoul Bova e Rocio fanno sul serio, talmente sul serio che a 9 anni di distanza possono vantare una convivenza serena e due figlie all’attivo, Alma e Luna.

Non sono mancate piccole ombre a ingrigire il cielo terso della vita di Bova, negli ultimi anni. Nel 2018 divenne famoso il mondo in cui reagì con insulti e minacce nei confronti della blogger Selvaggia Lucarelli, dopo un articolo che criticava le sue doti recitative. Negli scorsi mesi, un nuovo “inciampo”: agli inizi del 2022 è stato rinviato a giudizio dopo aver aggredito un automobilista, ricevendo in seguito accuse per violenza privata, lesioni e minacce.

Raoul Bova, le iniziative benefiche: da fondazione Capitano Ultimo al lavoro con la croce rossa

Se non sono mancate controversie giudiziarie nella sua vita, Raoul Bova d’altro canto ha anche voluto dare un grande aiuto alla comunità in diverse occasioni. Il lavoro come interprete della figura del capitano Ultimo lo ha portato a collaborare con il vero capitano, con cui ha fondato la Fondazione Capitano Ultimo onlus, che si impone l’obbiettivo di contrastare la criminalità organizzata. Nel 2010 è anche stato nominato ambasciatore di buona volontà dalla FAO ed è Ambasciatore della Croce Rossa Italiana. Nel 2020, in piena pandemia, ha messo a disposizione la sua masseria, a Montalbano, per i volontari che stavano sperando nel contesto dell’emergenza sanitaria.