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Marco Liorni, il conduttore di Reazione a catena svela i suoi segreti: “non ho più bisogno di controllarmi”

Pubblicato: 03/06/2022 12:21

Quest’estate non avrà molto tempo Marco Liorni, che dal 6 gennaio torna a condurre Reazione a catena, l’amato game show sulla lingua italiana in onda su Rai Uno.

Il gioco linguistico sarà trasmesso fino alla fine di ottobre e verrà realizzato a Napoli con il grande ritorno del pubblico in studio dopo l’assenza dovuta al periodo Covid.  

Reazione a Catena: perché Liorni è particolarmente felice di condurlo

In un’intervista alla rivista TV Sorrisi e Canzoni, il conduttore si sbilancia e parla con entusiasmo della nuova opportunità che lo attende. “Non vedo l’ora”, ha proprio detto Marco Liorni, spiegando che “è un gioco di squadra che è ancora più bello perché tre persone diventano una cosa sola”.

L’importanza di questo gioco sta anche nel taglio culturale e strettamente linguistico, che permette di dare respiro e visibilità all’istruzione italiana. Tutto questo Marco Liorni lo sa ed è una delle ragioni per cui freme per tornare a Napoli “c’è un’Italia poco raccontata in tv, che ama la cultura, la lingua italiana, ragazzi spesso laureati che in genere non si mostrano perché non fanno notizia. Invece questa Italia c’è ed è bella”, ha spiegato il conduttore.

Marco Liorni a cuore aperto: il conduttore  “ipercontrollato”

Ma l’intervista è anche l’occasione per parlare un po’ di sé, del lato più umano del conduttore sorridente che abbiamo imparato a conoscere. Di gavetta ne ha fatta parecchia e oggi, a 56 anni, Liorni si sente finalmente libero di aprirsi e mostrarsi per quello che è. è lui stesso a spiegare la consapevolezza maturata negli anni. “Fino a 20 anni fa ero ipercontrollato. Poi, non so per quale magia, ho raggiunto una serenità tale per cui non ho più bisogno di controllarmi troppo”. Questa rigidità emergeva anche nella sua vita personale, ad esempio quando è nato il suo primo figlio, Niccolò, che oggi ha 27 anni. A Tv Sorrisi e canzoni, il conduttore spiega di aver sentito “un moto di commozione” quando è nato. “Ti esplode qualcosa dentro e senti un’emozione fortissima. Ma era ancora il vecchio Marco, quello controllato”.

Marco Liorni oggi sa divertirsi ma anche “perdere le staffe”

Oggi Liorni è profondamente cambiato e racconta di avere imparato nel tempo a divertirsi anche mentre lavora, e ha capito che un sorriso può aiutare anche a sollevare delle difficoltà. Rivela che con gli autori di Italia sì volano spesso battute e scherzi, “prendiamo in giro tutti, me compreso” ma è proprio questo che crea armonia e un ambiente di lavoro trasparente perché mentre si ride si riesce a dire anche se qualcosa va storto e a parlarne alla pari. “Lo consiglio – chiosa il conduttore – ditevi le cose coni il sorriso perché si vive meglio”.

Parlando della sua esperienza personale, nella fattispecie, ha raccontato che alcuni colleghi gli hanno fatto notare di essere “irrequieto” e di cambiare “spesso idea”. Con atteggiamento costruttivo, Liorni allora ha preso sul serio quelle osservazioni e si è interrogato. “Ho capito che a volte questo mio modo di fare dà fastidio e ho imparato a chiedermi se sto effettivamente esagerando”.

Alla domanda “Ogni tanto perde le staffe anche lei?” Liorni risponde: “Sì, ma solo con chi fa in modo sciatto il proprio lavoro. Manca di rispetto agli altri, se parliamo di tv, al pubblico”.