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Di Martedì, Bersani perde la pazienza con Marcello Sorgi, la risposta infuocata: “Io capisco tutto ma insomma…”

Pubblicato: 09/06/2022 16:02

Durante la puntata del 7 giugno di Di Martedì Pierluigi Bersani ha avuto un acceso scambio con Marcello Sorgi sul tema “putiniani d’Italia”. Qualche giorno fa il Corriere della Sera ha infatti diffuso un documento che presentava una lista di persone ipoteticamente al servizio di Mosca che, in Italia, starebbero operando una sorta di campagna filo putiniana. Il documento ha scatenato il caos, tra le dichiarazioni dell’intelligence che ha voluto prendere le distanze dalla vicenda, fino al Copasir, che ha chiarito che il documento sarebbe prodotto di un tavolo interministeriale a cui partecipano Agcom e ministeri vari, e che non prevederebbe attività d’intelligence.

Pierluigi Bersani sul confronto con Salvini: “Io non ho mai detto che darei due Mattarella con un Putin”

Sul tema hanno discusso anche Marcello Sorgi e Pierluigi Bersani a Di martedì e Bersani ha spiegato più volte di come in un regime di democrazia non possa essere censurata nessuna posizione. Quando Sorgi gli dice che la sua posizione si avvicina a quella di Giuseppe Conte e di Matteo Salvini, Bersani non accetta l’insinuazione risponde con toni piccati: “Io capisco tutto ma insomma, abbiamo una storia alle spalle, non mi può sbattere insieme a Salvini: io non ho mai detto che darei due Mattarella per un Putin. Non può sbattermi con Berlusconi, non abbiamo mai scambiato letti a baldacchino e neanche diciamo coperte, cose, eccetera…io sono esente da servo encomio e codardo oltraggio”.

Sul ruolo del Copasir invece Bersani risponde: “La dico chiara: secondo me il Copasir deve prender meglio le misure, perché noi siamo una democrazia e non siamo in guerra. Il concetto di disinformazione è un concetto molto labile e le notizie false in una democrazia che non è in guerra si combattono con le notizie vere: cioé con il quarto potere, con la stampa e con i giornalisti che han la schiena dritta”.