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Cristiano De André parla delle violenze subite dalla figlia Francesca: “Mi auguro che riesca a mettere la testa a posto”

Pubblicato: 10/06/2022 18:08

Cristiano De André è intervenuto dopo l’intervento pubblico sui social che la figlia Francesca ha fatto qualche tempo fa, in cui raccontava delle violenze subite. Il cantautore figlio d’arte ha espresso la sua opinione sulla decisione della figlia di parlare pubblicamente delle presunte violenze subite.

Francesca De André e le violenze subite: le immagini

Qualche settimana fa Francesca De André aveva pubblicato una foto che mostrava un occhio livido ed altre lesioni al volto: “Questa foto mostra una piccolissima parte di come erano le mie condizioni quel giorno, circa un mese fa… Appena successo ho passato tempo piena di vergogna, mi sentivo persa e questo mi ha impedito di condividerla pubblicamente” aveva scritto su Instagram. Successivamente, in televisione, ospite de I Fatti Vostri, aveva raccontato del suo rapporto con un uomo violento e delle conseguenze che ciò aveva portato: “Io ho avuto un trauma cranico importante, i carabinieri l’hanno colto in flagrante. In realtà quando io ho perso i sensi , lui ha preso il mio cellulare ed è stato lui a chiamare i carabinieri. Volendo fare la parte di quello che era stato lui aggredito, che io ero impazzita e mi stavo picchiando da sola. Poi è entrato dentro casa e ha continuato con le percosse, con i calci. Io nel mio riprendermi, cercavo con tutte le forze di urlare aiuto. Fino a quando una vicina mi ha sentita, si è avvicinata e lui è scappato con il mio cellulare”.

Le parole di Cristiano De André

In un’intervista a Il Corriere della Sera il padre, Cristiano De André, ha espresso il suo parere sulla scelta della figlia di parlare pubblicamente delle violenze: “È un momento difficile per Francesca, lo è sempre stato. Mi auguro che riesca a capire un po’ di cose e a mettere la testa a posto”. Il cantautore ha poi spiegato quale opinione ha nei confronti dell’attuale società e delle sue dinamiche comunicative: “Purtroppo viviamo in una società dove oggi si può avere successo raccontando il peggio di se stessi. E questo forse è il punto più basso che abbiamo raggiunto”.