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Stefano Tacconi sta meglio, la testimonianza della moglie: cosa ha scritto nel primo messaggio per la famiglia

Pubblicato: 20/06/2022 14:01

Stefano Tacconi sta meglio: l’ex calciatore ed allenatore della Juventus, colpito da aneurisma cerebrale lo scorso 23 aprile, ha cominciato a comunicare con la sua famiglia. La moglie ha portato testimonianza delle sue condizioni a Pomeriggio Cinque, dove ha raccontato di come sta adesso Tacconi e di come continuerà il lungo percorso di riabilitazione e convalescenza.

Stefano Tacconi, come sta: le parole del figlio dell’ex calciatore

Già qualche giorno fa il figlio dell’ex calciatore della Juventus si era espresso in modo ottimistico: “Sarà ancora lunga ma la partita più importante della sua vita la sta vincendo. Una forza della natura”. Nella stessa occasione il figlio di Tacconi aveva spiegato che l’uomo sarebbe stato trasferito dall’ospedale ad una clinica riabilitativa (prima si trovava nella sede ospedaliera di Alessandria).

Nell’ultima puntata di Pomeriggio Cinque, Laura Speranza -moglie di Stefano Tacconi- ha spiegato che la situazione è ancora complessa ma, per fortuna, ora l’uomo riesce a comprendere cosa gli si dice ed è in grado di farsi capire, anche se non a parole: “Stefano sta meglio, ora è stato trasferito in un centro riabilitativo. Non parla ancora ma ha iniziato a scrivere. Ha scritto su dei bigliettini i nomi dei miei figli e il mio, poi ha scritto una cosa che non riuscivo a capire e mia figlia mi ha detto che c’era scritto ‘Dai fra poco insieme’ “.

La moglie Laura: “Abbiamo visto negli occhi un’emozione grande”

Le novità hanno ovviamente entusiasmato i suoi cari, che vedono in ogni piccolo miglioramento un passo avanti nel cammino verso la normalità: “Ha iniziato a scrivere messaggi importanti, fondamentali per noi, di grande effetto ed emozione. ‘Dai fra poco insieme’ dice tutto. Gli abbiamo messo delle foto davanti al suo letto e abbiamo visto negli occhi un’emozione grande”.

L’ex calciatore dovrà rimanere ancora intubato per un po’, per garantirgli la possibilità di respirare agevolmente: “Non può ancora parlare perché è ancora intubato, si trova sempre nello stesso ospedale sotto il controllo del professor Barbanera. Questo tubo gli dà molto fastidio perché cerca di parlare ed esprimersi, ma scrive e questo è importantissimo”.