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Dante Alighieri e la moglie Gemma Donati: chi è la donna a cui Dante non dedicò mai neanche un verso

Pubblicato: 01/07/2022 17:36

Dante Alighieri è senza dubbio uno dei maggiori poeti della letteratura italiana. L’autore della Divina Commedia infatti è considerato oggi una delle tre corone con Boccaccio e Petrarca. Non tutti sanno però ciò che riguarda la sua vita privata. Ecco quindi alcune informazioni sulla moglie, i figli e la vita del Sommo Poeta.

Dante Alighieri: la vita

Il poeta ha origini toscane: nasce infatti a Firenze nel 1265 da una famiglia appartenente alla piccola nobiltà. Le informazioni che riguardano i suoi studi non sono molte ma è probabile che la formazione dantesca si sia basata sulle consuetudini dell’epoca che prevedevano lezioni di grammatica, arti liberali, aritmetica, musica e geometria. Anche il latino era fondamentale nei suoi studi, tant’è che Dante si concentrerà spesso sulle opere di Virgilio e di Cicerone. Il poeta durante la sua vita non si dedicò soltanto alla scrittura delle sue opere ma fu molto attivo anche dal punto di vista politico, dal momento che Firenze a quel tempo era un vivace teatro di scontri.

L’incontro di Dante con Beatrice e il matrimonio con Gemma Donati

Uno degli eventi più importanti della vita del Sommo Poeta fu sicuramente l’incontro con Beatrice, nome che comparirà spesso nelle sue opere. L’amore per la donna (soltanto platonico e idealizzato) lo accompagnerà fino alla sua morte avvenuta nel 1321 a Ravenna. Nel 1285 invece il poeta sposò Gemma Donati, in seguito all’accordo con la famiglia nel 1277. Della donna si sa molto poco: il padre era Messer Manetto mentre i cugini erano Piccarda, Corso e Forese Donati. La famiglia dei Donati era una delle più celebri e rispettate di Firenze ma probabilmente il matrimonio tra i due non fu dei migliori. In ogni caso la coppia ebbe bene quattro figli: Giovanni, Iacopo, Pietro e Antonia. Riguardo a Giovanni non ci sono molte notizie (alcuni ritengono che non sia mai esistito), mentre Antonia prese i voti, Iacopo intraprese la professione ecclesiastica e Pietro infine diventò giudice.