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James Caan è morto, l’attore era Sonny Corleone ne “Il Padrino”. Il ricordo di Francis Ford Coppola

Pubblicato: 08/07/2022 10:07

Si è spento a Los Angeles all’età di 82 anni. Star di Hollywood, era diventato famoso per le sue interpretazioni nei film Il Padrino, ispirato all’omonimo libro di Mario Puzo e Misery non deve morire, tratto dal romanzo di Stephen King.

Morto James Caan: l’annuncio su Twitter e il saluto di Francis Ford Coppola

Sono le tristi parole del manager ad annunciare su twitter e all’agenzia di stampa Afp che l’attore ha lasciato questo mondo. “È con grande tristezza che vi informo della scomparsa di Jimmy nella sera del 6 luglio. La famiglia apprezza l’ondata di affetto e sentite condoglianze e chiede di continuare a rispettare la loro riservatezza in questo momento difficile”.

Toccanti le parole di addio di Francis Ford Coppola, regista e amico di Caan: “Jimmy è stato qualcuno che ha esteso la mia vita più a lungo e più da vicino di qualsiasi altra figura cinematografica che abbia mai conosciuto”, poi ha aggiunto: “Da quei primi tempi in cui lavoravamo a The Rain People, attraverso tutte le pietre miliari della mia vita”.

James Caan aka Santino Sonny de Il Padrino: quel ruolo che gli valse la candidatura all’Oscar

Non era nato ricco ma aveva sfondato lo stesso. James Caan era nato nel Bronx in una famiglia di ebrei tedeschi costretti a emigrare. Aprono una macelleria nel Queens, dove Caan cresce. Inizia gli studi di diritto all’Università del Michigan ma li abbandona e anzi, proprio negli anni universitari, scopre la recitazione. Inizia con film com eIrma la dolce o Un giorno di terrore, ma la sua popolarità esplode quando a scoprirlo è Francis Ford Coppola, che lo sceglie per interpretare prima Jimmy “Killer” nel film Non torno a casa stasera (The Rain People), poi il primogenito un po’ indomabile di Don Vito Corleone, Santino detto Sonny, nel celebre Il Padrino. Da lì in poi è storia: James Caan per quel ruolo riceve una candidatura come migliore attore non protagonista. Una candidatura sacrificata dall’inizio, anche perché faceva entrare in competizione con lui Bobby Duvall e Al Pacino, tutti meritevoli del premio. Su quell’oscar mancato, Caan dirà di non averlo preso per “giochi di palazzo e regole ridicole dell’Academy”. Non era un tipo cauto con le parole James Caan, ma uno spirito ribelle e libero: “Sono un uomo terribilmente rancoroso” – diceva di sé. Alla fine quel premio andrò a Joel Gray per l’interpretazione da non-protagonista in Cabaret. Ma Caan non la digerì e secondo quanto riporta Io donna, disse “L’hanno premiato perché ballava il tip tap!”, rivolgendo altri attacchi all’Academy.

Ultimo Aggiornamento: 08/07/2022 10:08