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Scappo a casa, tutto sul film con Aldo Baglio: trama, cast e curiosità sulla pellicola tra comicità e realismo

Pubblicato: 29/07/2022 09:54

Dopo Quel Bravo Ragazzo con l’attore Luigi Luciano, Enrico Lando si è rimesso al lavoro con una nuova esilarante sfida che vede protagonista Aldo Baglio: Scappo a Casa, una pellicola demenziale, anarchica e disinvolta, che potremmo definire un vero e proprio scatto sulla situazione sociale attuale.

Scappo a casa: quando la comicità diventa realismo

In una commedia divertente ma estremamente realista, viene raccontata la storia di un meccanico, Aldo Baglio, che vive il classico sdoppiamento di personalità: nella sua officina è un noioso lavoratore sempre al verde e in cerca di denaro ma sui social si trasforma in un vero conquistador sempre pronto all’avventura. Per cambiare personalità, Aldo calza un parrucchino vistoso, si dà un tono nel modo di parlare e guida le auto migliori che prende in prestito dai suoi clienti, senza chiedere loro il permesso, ovviamente. Ma il vero punto di forza del personaggio, su cui si sviluppa la trama, è il suo modo di pensare: contro gli immigrati e in continua contestazione sociale.

Il viaggio che cambia la vita: Scappo a casa – Aldo Baglio

Dopo alcune incertezze, Aldo Baglio decide di fare un viaggio a Budapest, dove finisce nei guai perché trovato senza documenti, senza auto né smartphone, tanto da essere scambiato per un immigrato clandestino. Da quel momento inizia una vera e propria disavventura per il simpatico meccanico: viene sballottato tra centri di accoglienza ai limiti dell’umanità e diversi uffici della polizia, sempre contro gli stranieri, fino a incontrare due amici, un’affascinante donna e un medico, entrambi africani, sbarcati in Italia in cerca di un futuro migliore.

Finalmente Aldo comprende, dopo anni che ha desiderato di fuggire, che la cosa migliore da fare è tornare al suo lavoro. Da qui il titolo Scappo a casa, un film ironico che racconta temi di attualità come l’intolleranza, la diffidenza e l’ignoranza verso pesanti realtà sociali, che il regista, insieme al protagonista, trattano in modo leggero quanto improbabile.