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Fabio Testi e il gossip su Edwige Fenech: l’attore dice come stanno le cose

Pubblicato: 11/08/2022 13:43

A 81 anni, appena compiuti, Fabio Testi è tornato a far parlare di sé in un’intervista rilasciata al Corriere della sera. L’attore ha raccontato le difficoltà avute nel corso della carriera a causa del suo aspetto fisico, parlando di “sessismi” e di “bugie” in merito ai pettegolezzi sul rapporto tra lui ed Edwige Fenech.

Fabio Testi e i “sessismi” subiti sul lavoro: lo sfogo dell’attore

Attore tra i più affascinanti, Fabio Testi ha rivelato al Corriere della sera di aver sempre scontato il fatto di essere visto prima per il suo aspetto che per le sue capacità artistiche. L’attore ha tre figli di nome Fabio, Thomas e Trini, ma in passato gliene sono stati attribuiti altri, tra cui uno che avrebbe avuto con Edwige Fenech, ma lui ha sempre smentito. Mi ferì molto quando associarono a me una maternità di Edwige Fenech” – ha spiegato l’attore, chiarendo il duplice motivo per cui la cosa lo aveva particolarmente amareggiato. “Sia perché lei mi era molto cara e io le ero stato vicino in un momento difficile, sia perché mi vedono sempre come un uomo bello che pensa solo a fare l’amore”. Testi ha rivelato che proprio questo suo aspetto lo ha fatto sentire a disagio in passato: “Parlo e recito in inglese, francese e spagnolo – ha spiegato – ho lavorato con alcuni dei più grandi registi, so guidare un aereo e amo la poesia”, eppure in molti hanno sempre visto in lui più che altro un attore attraente.“Qualche volta anche noi uomini siamo bersaglio di sessismi – precisa- ma nessuno lo dice mai”.

Fabio Testi e la gavetta: gli anni da controfigura e la scelta di fare cinema

“Per anni sono caduto. Dalle scale, dalle finestre, da cavallo, dalle auto” spiega Testi. Il suo esordio nel cinema infatti è stato, come per molti, in qualità di controfigura: “Mi sarò ammazzato centinaia di volte” – racconta Testi, che però ha sempre avuto dalla sua parte proprio il fisico – “Ero di gomma e soprattutto ero sano, allegro, sorridente. Lo sono anche oggi, nonostante tante vicissitudini”. L’attore rivela quindi che in realtà non immaginava che il destino avesse in serbo per lui una carriera da attore: “La verità – dice – è che non volevo fare cinema. Non mi ritenevo all’altezza, nonostante registi e produttori mi contattassero, all’inizio per gli spot, poi per particine secondarie”. A spingerlo verso quello che sarebbe diventato il suo mondo fu la sua famiglia: “Cominciai a guadagnare e allora fu papà che, saggio, mi convinse a non partire per l’Africa, dove avrei dovuto tracciare un oleodotto, e a fare l’attore”. Da lì in poi gli studi all’Accademia di Arte drammatica Salvatore Solida e a Cambridge: “Ho preso anche il brevetto di volo” – racconta.