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Chiara Ferragni contro Giorgia Meloni per il diritto all’aborto, l’influencer si schiera: “Ora è tempo di agire”

Pubblicato: 25/08/2022 11:50

L’influencer Chiara Ferragni ha condiviso su Instagram un post di The Vision che riprendeva un’inchiesta sull’aborto in Italia condotta dal giornale britannico The Guardian. Il post metteva in evidenza soprattutto il caso delle Marche, regione governata da Fratelli d’Italia dal 2020, in cui l’accesso all’aborto sarebbe “sempre più difficile”. L’influencer ha voluto denunciare il fatto e preso posizione contro gli antiabortisti.

Chiara Ferragni contro gli antiabortisti: le sue parole su Instagram

“Ora è il nostro tempo di agire e far sì che queste cose non accadano”: una frase semplice ma che ha avuto più impatto di 44 anni di proteste delle centinaia (o migliaia?) di donne che si sono viste negare il diritto all’aborto sebbene una legge, la 194 del 22 maggio 1978, glielo riconosca. Non è la prima volta che Chiara Ferragni si espone in senso politico. Lei e Fedez si erano schierati apertamente a favore del Disegno di legge Zan, affossato in Senato nell’ottobre 2021 e hanno ricevuto l’Ambrogino d’oro, la massima onorificenza rilasciata dal Comune di Milano, per il loro impegno nella lotta al Covid. I due infatti avevano raccolto fondi per la costruzione di un ospedale in Fiera a Milano. Inoltre si erano impegnati in prima persona in attività di solidarietà varie, tra cui il servizio volontario di spesa per “Milano aiuta”. Ora Chiara Ferragni torna a incidere nel dibattito politico su un tema che riguarda il diritto all’aborto e lo fa in piena campagna elettorale, suscitando la reazione immediata di quasi tutti i partiti politici.

Chiara Ferragni sull’aborto: la story su Instagram

Il post sull’aborto condiviso da Chiara Ferragni: di cosa parla

Il messaggio originale è quasi passato in secondo piano ma è la cosa più importante. The Vision denunciava su Instagram l’inchiesta del Guardian sostenendo che “La leadership conservatrice di Fratelli d’Italia sta rendendo l’accesso all’aborto sempre più difficile in diverse regioni italiane, soprattutto nelle Marche, che da settembre 2020 sono sotto la sua guida”. Il focus sulle Marche non è casuale, perché la regione è considerata il laboratorio politico di Giorgia Meloni, che ha ottenuto lì la sua prima grande vittoria con l’elezione di Francesco Acquaroli a presidente di Regione nel settembre 2020 ed è proprio da Ancona, capoluogo regionale, che Meloni ha scelto di iniziare la sua campagna elettorale per le elezioni politiche nazionali che si terranno il 25 settembre 2022. Secondo il post di The Vision, “molte donne” a cui è negato il diritto all’aborto nel loro territorio “sono costrette a rivolgersi ad associazioni come l’AIED, associazione italiana per l’educazione demografica, che le supportano mettendole in contatto con ginecologi presenti in altre regioni italiane”. Nelle Marche, infatti, il tasso di medici obiettori è tra i più alti, arrivando a una percentuale del 71%. Ma il problema è sentito in tutta Italia, dove si stima che sette medici su dieci siano obiettori di coscienza. La legge italiana infatti consente l’obiezione di coscienza malgrado sancisca il diritto all’aborto. “Ora è il nostro tempo di agire” dice Ferragni, probabilmente preoccupata dalla possibile ascesa di Fratelli d’Italia alle prossime elezioni. C’è chi pensa che con questa presa di posizione l’influencer si sia dichiarata di sinistra, chi che lo abbia fatto per “rafforzare il proprio brand” ma forse si è solo schierata a favore dei diritti di tutti.