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Lettera di Diletta Balocco al funerale del padre Alberto sulla Fortuna: “Ci hai insegnato a vivere. Ora sei il nostro mito”

Pubblicato: 30/08/2022 10:46

Il quotidiano La Stampa ha pubblicato il testo letto da Diletta Balocco, figlia dell’imprenditore Alberto Balocco, ai funerali del padre, morto lo scorso venerdì 26 agosto colpito da un fulmine mentre si trovava in montagna. La lettera, commovente, è un messaggio di ringraziamento da parte di tutta la famiglia per gli insegnamenti ricevuti.

Alberto Balocco: la morte drammatica dell’imprenditore

Era tutta riunita la comunità di Fossano per partecipare ai funerali di Alberto Balocco, imprenditore fossanese alla guida della fabbrica di biscotti Balocco, giunta con lui alla terza generazione e nata nel 1923 come una semplice pasticceria. Alberto Balocco è morto tragicamente all’età di 56 anni in modo “accidentale” – come spiega la Procura di Torino. L’imprenditore era uscito in mountain bike con l’amico Davide Vigo. Stavano percorrendo strada dell’Assietta, in Alta Val Chisone, in montagna, quando un fulmine li ha colpiti senza lasciare scampo alle loro vite. Secondo la ricostruzione del sito di Skytg24, fermo restando che per la procura la morte è “accidentale”, è possibile che gli inquirenti faranno ulteriori accertamenti circa le eventuali cause di attrazione del fulmine. Pare infatti che i due amici viaggiassero su mountain bike dotate di motore elettrico noleggiate proprio per percorrere l’Assietta e che nel tratto di strada in cui sono deceduti non ci fossero alberi.

Alberto Balocco: la lettera della figlia Diletta ai funerali del padre

La città di Fossano ha proclamato il lutto cittadino e si è stretta attorno alla famiglia di Balocco in occasione dei funerali. La fabbrica infatti dava lavoro a circa 500 persone. Nel corso delle celebrazioni funebri, la figlia ventenne di Balocco ha letto un testo a nome di tutta la famiglia, unita nel dolore. Il giornale piemontese La Stampa ne ha riportato il testo, che inizia con la parola “Fortuna” ed è un messaggio di forza e gratitudine nei confronti dell’imprenditore. “Fortuna. È l’ultima parola a cui viene da pensare in un momento come questo. Un momento che mai, in tutta la nostra vita, nessuno di noi avrebbe pensato di dover superare. Invece sì, Fortuna. Abbiamo avuto la Fortuna di essere parte della tua splendida vita, e di avere te come marito, padre, amico, fratello, collega, leader. E la cosa incredibile è che sei riuscito ad essere il migliore in ognuno di questi ruoli, la persona migliore che potessimo desiderare di avere al nostro fianco”. Diletta Balocco, nell’ultimo saluto della famiglia al padre, ha voluto ricordare i momenti importanti in cui Alberto Balocco è stato d’esempio: di fronte alle difficoltà e alle sfide: “Fortuna, perché dal primo giorno in cui ci siamo conosciuti, non hai fatto altro che essere la nostra forza e motivazione, insegnandoci a stringere i denti davanti alle difficoltà, ad essere determinati e testardi come te, che non mollavi mai, nemmeno di un centimetro. Fortuna, perché ci hai amati con tutto il tuo essere e non hai mai perso nemmeno un’occasione per dimostrarcelo. Perché tutti gli abbracci che ci hai dato, tutti i baci della buonanotte, le mani che ci stringevi accompagnandoci a scuola, le telefonate mentre tornavi a piedi dal lavoro, ogni tuo gesto era veramente PIENO di amore. Fortuna perché ci hai insegnato a vivere. A non perdere nemmeno un’occasione per stare insieme, per ridere, per viaggiare, per imparare. Sei il nostro motore, ci hai spinti a fare cose per le quali ti siamo infinitamente grati. Hai regalato a tutti noi un’infinità di ricordi, ci hai raccontato migliaia di volte le tue storie, anche a costo di essere preso in giro perché ormai le sappiamo tutti a memoria. Ora tutto questo è indelebile: ovunque guardiamo, vediamo te, e ti vedremo sempre. Fortuna, perché ci hai sempre dato il buon esempio e ora abbiamo dentro di te la tua voce che ci guida. Per ogni passo che faremo da oggi in poi, penseremo “Papà avrebbe fatto così” e questo ci darà sempre la forza di uscire dalla “comfort zone” come tanto ti piaceva chiamarla, e di seguire la strada giusta. Fortuna, perché è proprio difficile ricordarti senza quel tuo sorriso. Il sorriso che ha fatto innamorare la nostra mamma, e dopo di lei, noi tre. Grazie per tutte le volte che ce lo hai rivolto, perché per noi era carburante, e ci porterà lontano, te lo promettiamo. Ci hai dato tutto, sei il nostro orgoglio e punto di riferimento. Ora sei il nostro mito. E tocca a tutti noi dimostrarti che abbiamo imparato ogni cosa che ci hai insegnato. Ti amiamo follemente. Ti ameremo sempre”.

La lettera è tratta dal quotidiano La Stampa di oggi, martedì 30 agosto.