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È morto Jean-Luc Godard: se ne va il regista simbolo della Nouvelle Vague francese che amò tutte le sue attrici

Pubblicato: 13/09/2022 11:24

Una notizia terribile ha stravolto il mondo dell’arte cinematografica: Jean-Luc Godard, regista simbolo della Nouvelle Vague, è morto all’età di 91 anni. La notizia è stata resa nota dal quotidiano Libération.

Da molti anni di Godard non si aveva traccia alcuna: il regista era ritirato dalla vita pubblica, al punto che non solo non rilasciava dichiarazioni o interviste, né partecipava a cerimonie in suo onore o riguardanti i suoi film. Non ha mai smesso di essere osannato nel mondo del cinema: fino all’ultimo è stato onorato ed ha ricevuto premi alla carriera e per il suo operato.

Jean-Luc Godard, chi era il regista di Fino all’ultimo respiro

Svizzero di famiglia ma parigino di nascita, Jean Luc Godard nasce come (severo) critico cinematografico negli anni ’50 e solo verso il 1955 comincia a lavorare come regista, prima per cortometraggi e poi con dei lungometraggi. Sua l’opera che diventerà manifesto della Nouvelle Vague francese, ovvero Fino all’ultimo respiro. Tra i suoi capolavori anche Bande à part, film dove è presente la leggendaria corsa all’interno dei corridoi del Louvre da parte dei 3 protagonisti, poi ripresa da Bertolucci in The Dreamers.

Jean-Luc Godard e le donne: una passione senza fine

Noto per il suo carattere spigoloso ed egocentrico, Jean-Luc Godard è celebre anche per le sue storie d’amore con donne di grandissimo fascino. Prima fra tutte fu Jean Seberg, protagonista di Fino all’ultimo respiro, e poi Anna Karina, la usa danese del regista. Poi arrivò Marina Vlady, l’unica che rifiutò le sue avances e una sua proposta di matrimonio, invece accettata da Anne Wiazemsky: sarà un matrimonio piuttosto lungo, ma non infinito. Gli ultimi anni della sua vita, nascosto da tutti, li ha vissuti al fianco della regista Anne Marie Mieville.

(Immagine in alto: wikimedia commons/ dimensioni modificate)