(foto in alto: wikimedia-fonte Flickr-dimensioni modificate)
Era la Sporty Spice, la ragazza atletica e dall’addominale scolpito, sempre in tuta e scarpe da ginnastica. Era anche quella che, tra le 5 ragazze di Liverpool, aveva la voce più particolare, e infatti è quella che per prima ha lavorato come solista, ed ha continuato a lavorare nella musica fino ad oggi.
Adesso Melanie Jayne Chisholm è una donna con 26 anni di esperienza nel mondo dello spettacolo ed ha voluto raccontare la sua vita -sopra al palcoscenico e nel privato- da prima degli esordi con le Spice Girls. Tra le pagine della sua biografia ha voluto inserire anche un episodio dolorosissimo e drammatico della sua esistenza, ovvero una violenza sessuale subita alla vigilia del debutto con la band.
Mel C violentata alla vigilia del primo concerto con le Spice Girls
Sarebbe dovuto essere il periodo più bello della sua vita: l’esordio con il gruppo di cantanti che, in pochi anni, avrebbe raggiunto un successo senza precedenti a livello mondiale. Invece, poco prima del concerto d’esordio, Melanie C fu vittima di una violenza terrificante, che la fece sprofondare nello shock e nel dolore, nonché nella confusione: “Mi sono sentita violata, vulnerabile, in imbarazzo. Poi, mi sono sentita insicura. Ho capito bene quello che è successo? Ero in un ambiente in cui è normale togliersi i vestiti davanti a un professionista”.
Mel C, perché non denunciò la violenza sessuale
In quel momento, il suo futuro era in ballo e lei decise di non fare nulla:”Non volevo mettermi a fare storie e non avevo il tempo materiale per affrontare ciò che era successo”.
Ora, nella stesura del suo libro, ha deciso di liberarsi del fardello del ricordo:”Un giorno mi sono svegliata e ho ricominciato a pensarci. Mi dicevo: “Non ho mai pensato di inserire questo episodio nel libro”, mi sono chiesta: ‘Vuoi davvero rivelarlo?’. E poi ho capito quanto fosse importante per me affrontare finalmente questa cosa e metabolizzarla. È un fatto che ha influenzato la mia vita, anche se ho deciso di nasconderlo e, sono sicura, che la stessa cosa sia accaduta a tanti altri.”