Quando Silvia Bonolis è nata, aveva una cardiopatia grave che ha necessitato di un’intervento chirurgico: l’intervento si è concluso con successo ma ha portato ad un’ipossia che ha compromesso parte delle capacità cerebrali e motorie della primogenita di Paolo Bonolis e Sonia Bruganelli. Questo fatto ha portato difficoltà e traumi nella famiglia, come è stato spiegato più volte soprattutto da Sonia Bruganelli. Ora, ad aprirsi sull’argomento, è il padre Paolo Bonolis.
Paolo Bonolis e il ricordo sui figli Adele, Silvia e Davide
In una lunga intervista a Il Corriere della Sera Paolo Bonolis ha parlato a lungo del suo privato: dal rapporto con la moglie (che vive in un appartamento diverso dal suo, anche se molto vicino) e dei suoi figli, che lui lega a odori e sensazioni ben precisi: ”Silvia è borotalco. Davide è sudore. Adele ha l’odore della carta stampata, l’odore di un libro”.
Paolo Bonolis parla però anche di fede e religione, argomenti sui quali l’esperienza personale ha avuto un ruolo enorme: ”Non prego Dio, parlo con le persone che non ci sono più, mi rivolgo a loro salutandole ogni volta che vado a letto e ringraziandole per quello che mi hanno dato. La Chiesa, invece, è un’istituzione che si frappone tra chi ha bisogno di credere e la suddetta necessità. Dio non c’entra né come soluzione né come problema. Scusi, qui parlo per l’esperienza di mia figlia”.
Bonolis sui problemi di Silvia: “Non ho armi”
Quello che è successo a Silvia ha infatti cambiato molto il conduttore, che ancora adesso ammette di non aver superato il fatto: ”Se me lo chiede, le dico che non sono felice di questa cosa. Sono felicissimo di Silvia, felicissimo di come è sempre allegra, le voglio un bene dell’anima, mi diverte, è piena di energia. Però quello che è successo è successo, e come disse il Marchese del Grillo: potrò essere ancora un po’ inca**ato per ‘sto fatto? Mi fa rabbia perché non ho armi per affrontarlo se non l’accettazione e l’amore. Però a me fa male. Tutto qua”.