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Foggia, l’assassino della tabaccaia ha confessato: cos’è successo quel giorno

Pubblicato: 04/09/2023 16:29

Nella mattinata di ieri, domenica 3 settembre 2023, è stato catturato e sottoposto a fermo un uomo di 43 anni di origini marocchine. Sarebbe lui l’assassino di Francesca Marasco, la tabaccaia 72enne uccisa a coltellate nel suo negozio a Foggia il 28 agosto scorso. I carabinieri hanno interrogato il 43enne, che ha confessato di aver colpito Francesca Marasco. Il legale ha parlato a nome del killer raccontando gli attimi prima e quelli dopo l’omicidio.

Foggia, tabaccaia uccisa a coltellate: la confessione del killer

Il cittadino marocchino, bloccato dai carabinieri a Napoli nella serata di sabato 2 settembre, stava tentando la fuga. Per anni ha lavorato in Puglia come bracciante agricolo e conosceva bene la tabaccheria dove ha commesso il crimine. Secondo quanto riferito dall’avvocato Totaro, la mattina del 28 agosto non aveva soldi con sé ed è dunque entrato nel negozio “armato di coltello, puntandolo alla gola della vittima, ferendola una prima volta perché la donna si sarebbe mossa”. L’uomo voleva rubare i 75 che c’erano nella cassa ma la donna ha provato a bloccarlo. Così lui l’ha colpita al torace.

Cosa ha fatto il killer dopo il delitto

L’uomo per prima cosa, avrebbe provato a disfarsi del cellulare della tabaccaia. Successivamente, avrebbe messo in un sacchetto di plastica i vestiti sporchi di sangue per abbandonarli poi in via Mameli. I carabinieri hanno trovato e sequestrato gli abiti e rintracciato e sottoposto a sequestro il cellulare che aveva rubato alla vittima e che aveva poi venduto a terzi. Altri esami sono in corso per ricostruire l’esatta dinamica della vicenda, ma le telecamere di sorveglianza forniscono già i dettagli più rilevanti dell’accaduto. Dopo qualche giorno a Foggia, il 43enne è scappato a Napoli, dove è stato catturato.

“Non volevo uccidere”

Secondo l’avvocato, uno volta catturato, l’assassino si è messo a disposizione dell’autorità giudiziaria avendo capito di aver sbagliato. Il legale è convinto che si tratti di “una rapina finita in malo modo, poiché non ha saputo gestire la situazione e non aveva alcuna volontà di uccidere la vittima”. Nei prossimi giorni si terrà l’udienza di convalida e saranno riscontrate le dichiarazioni fornite con il completamento delle indagini preliminari, fa sapere Fanpage.