Dopo mesi di attesa e speculazioni da parte dell’opinione pubblica, Chiara Tramontano ha finalmente deciso di prendere parola riguardo l’omicidio di sua sorella, Giulia Tramontano. La tragica scomparsa di Giulia, giovane donna incinta di 29 anni al settimo mese, avvenuta il 27 maggio per mano del compagno Alessandro Impagnatiello, ha scosso profondamente l’Italia. Tuttavia, non è stato solo l’orribile crimine a colpire le persone, ma anche un’immagine che ha fatto il giro dei media nelle settimane successive.
Le telecamere di sicurezza avevano catturato un’immagine di Giulia assieme a una donna di 23 anni, presunta amante e collega di Alessandro, in un contesto che molti hanno letto come un momento di solidarietà tra le due donne. Ma Chiara, con un messaggio profondo e toccante su Facebook, ha deciso di mettere le cose in chiaro riguardo a quella foto.
“Ho sempre rifiutato di rilasciare interviste o messaggi di ricordo di mia sorella”, ha scritto Chiara, “Ma oggi voglio che tutti conoscano la verità su quella foto”. La versione presentata da Chiara contrasta con l’interpretazione diffusa. Secondo lei, Giulia non avrebbe affatto ricambiato quell’abbraccio e l’opinione pubblica è stata indotta in errore.
Il suo messaggio, carico di angoscia e rabbia, evidenzia le sofferenze che la sua famiglia ha dovuto affrontare, e il contrasto tra le apparenze e la cruda realtà dei fatti. Nonostante il dolore, Chiara mostra una risolutezza indomita nel voler onorare e difendere la memoria della sorella.
Concludendo con un commovente tributo a Giulia, Chiara scrive: “Cara Giulia, mi manchi tutti i giorni. Mi manchi come la pace che non ho più. Come la rabbia che mi annega. Come le ingiustizie che mi inghiottono. E forse mi avresti detto, se fossi stata in vita, di lasciare stare, ma non avrebbe funzionato. Non ti ha salvato l’amore e la solidarietà, ma le mie unghie difenderanno il tuo ricordo per sempre”.
Con queste parole, Chiara ha dato voce al dolore e alla determinazione di una famiglia che cerca giustizia e verità in un mondo spesso troppo incline a giudicare senza conoscere la storia completa.