Vai al contenuto

Stupri, difesa e imbarazzo: così Giorgia Meloni soccorre il suo Andrea. E cita mamma Anna…

Pubblicato: 08/09/2023 07:56

Ah, la bella danza della politica e dei media! Ci troviamo ancora una volta di fronte a un grande spettacolo, in cui le luci del palcoscenico si concentrano su Giorgia Meloni e il suo sincronizzato balletto di difesa per il compagno Giambruno. Ah, sì, perché Giambruno, nella sua veste di giornalista, ha avuto una piccola “gaffe” (se così vogliamo chiamarla) sul tema delicato degli stupri. Peccato che sia stato solo un po’ frainteso, come ci tiene a precisare la Meloni. E chi non lo sarebbe, con una claque pronta ad applaudire ogni sua parola?

Il bello di questo teatrino è che, per quanto Meloni tenti di districarsi tra subordinate e romaneschi “Ve prego!”, alla fine, sembra arrivare proprio lì, dove Giambruno aveva cominciato. Un cerchio perfetto, un loop di giustificazioni che sembra una soap opera senza fine.

Stupri Meloni difende Giambruno

E come se non bastasse, c’è anche un tocco retro: Meloni evoca la saggezza di mamma Anna, che le consigliava di tenere “occhi aperti e testa sulle spalle” quando usciva. Un consiglio passato di madre in figlia che, evidentemente, non è andato giù al Pd. Peccato, perché sembra che Meloni volesse solo dire che, in fondo, è bene non mettersi nelle condizioni di essere vittime. Come? Ah, certo, forse non uscendo di casa.

Ma il colpo di scena arriva quando Meloni, nell’apice della sua performance, si lancia in una tirata contro i giornalisti. Perché, secondo lei, la libertà di stampa significherebbe non chiamare in causa la moglie di un giornalista. E questo lo dice, ovviamente, difendendo il suo compagno giornalista. Un piccolo paradosso che aggiunge un tocco di brio alla trama.

La ciliegina sulla torta? Quando i cronisti insistono, Meloni risponde con un simpatico gioco di parole sul fatto di essere “un passo indietro” rispetto agli uomini. E la claque, sempre pronta, la premia con un applauso. Ma che spettacolo! Passateci i popcorn.

Continua a leggere su TheSocialPost.it