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Dal Prenestino all’eternità: l’addio alla’icona dell’hip hop

Pubblicato: 11/09/2023 19:09

Una triste notizia ha colpito la scena hip hop capitolina: è scomparso a soli 50 anni Pusha, nome d’arte di Ivan Stortini. Famoso tra gli anni ’90, Pusha ha fatto parte del celebre collettivo Flaminio Maphia dal 1995 al 1998 e nella città eterna era conosciuto anche come Ian Solo.

Negli ultimi giorni la sua assenza era particolarmente avvertita tra i membri del collettivo. “Parlavamo spesso di lui con Sparo, Booster G e gli altri veterani del Flaminio”, ha condiviso su Facebook Rude, al secolo Maurizio Ciferri, attuale componente della band insieme a G-Max. Nonostante le strade si fossero divise, il ricordo di Pusha era ancora vivo: “Non lo vedevo da più di 25 anni ma chiedevo sempre di lui. Tutti mi dicevano che stava sempre al Prenestino”, ha aggiunto Rude.

Con Pusha, i Flaminio Maphia hanno creato pezzi memorabili come “Restafestagangsta”, “Combattimento mortale” e l’indimenticabile “Sbroccatamente si vive la notte”. In memoria di lui, G-Max ha scritto: “Continuerai a spaccià rime solo a mezze piotte. Ovunque tu sia”.

Pusha hip hop morto

L’arrivo di Pusha nei Flaminio Maphia negli anni ’90, insieme a Sparo, aveva coinciso con un momento d’oro per l’hip hop romano, con gruppi come i Colle der Fomento, i Cor Veleno e Piotta che stavano emergendo. La sua permanenza nel gruppo vide momenti di gloria, come aprire i concerti per stelle internazionali come Coolio e De La Soul, e la produzione del singolo “Sbroccatamente si vive la notte” con la collaborazione di Neffa.

Nonostante abbia lasciato i Flaminio Maphia nel ’98 per seguire progetti solisti, la sua eredità rimane. G Max e Rude, proseguendo con il gruppo, hanno raggiunto successi commerciali come “Che idea!”, remake del classico “Ma quale idea” di Pino D’Angiò nel 2004.

La sua scomparsa lascia un vuoto inestimabile nella musica e nei cuori di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo e collaborare con lui.

Ultimo Aggiornamento: 11/09/2023 20:10