Attualità

Daniela Santanchè, il compagno Dimitri Kunz sapeva della truffa sulla cassa integrazione

La Procura di Milano sta indagando sulle attività imprenditoriali della ministra Daniela Santanchè, per quanto riguarda le società Visibilia e Ki Group. La ministra è già indagata per falso e bancarotta, ma con i nuovi sviluppo la sua posizione potrebbe aggravarsi. In particolare, Visibilia editore avrebbe accumulato debiti e quando si trovava in una situazione […]

La Procura di Milano sta indagando sulle attività imprenditoriali della ministra Daniela Santanchè, per quanto riguarda le società Visibilia e Ki Group. La ministra è già indagata per falso e bancarotta, ma con i nuovi sviluppo la sua posizione potrebbe aggravarsi. In particolare, Visibilia editore avrebbe accumulato debiti e quando si trovava in una situazione di crisi economica nel pieno della pandemia, avrebbe messo una sua dipendente in cassa integrazione a zero ore, mentre lei stava lavorando regolarmente. Alcuni dipendenti di Ki Group, anche questa società fortemente indebitata, sarebbero stati licenziati senza ricevere il tfr.

Le indagini proseguono e sembra che ci fosse qualcuno pienamente consapevole della truffa: Dimitri Kunz.

Daniela Santanchè, un altro dipendente di Visibilia in cassa integrazione: Kunz lo sapeva

Il caso era esploso dopo che una dipendente, Federica Bottiglione, aveva denunciato di essere stata messa in cig Covid a sua insaputa mentre avrebbe continuato a lavorare per Visibilia. Dalle più recenti indagini, sembrerebbe che un altro dipendente avrebbe percepito la cig continuando a lavorare. La Finanza lo ha scoperto da alcuni conversazioni alle quali partecipa anche Dimitri Kunz, il compagno della ministra.

Dunque Kunz sarebbe a conoscenza della truffa. Da qui la richiesta di allargare l’azione di responsabilità non solo ai vecchi amministratori (dal 2016) ma anche agli attuali, fa sapere La Repubblica.

Daniela Santanchè Visibilia

Lo scorso giugno, la ministra aveva letto una nota in senato per discolparsi della faccenda di Visibilia e Ki Group, dopo un’inchiesta che l’aveva inchiodata andata in onda su Report.

Alcuni testimoni, dipendenti delle aziende, avevano spifferato tutto. Dopodiché avevano preso il via le indagini della procura di Milano, che ora potrebbero anche allargarsi per quanto riguarda la truffa per la cassa Covid.

La procura contesta inoltre le garanzie date da Santanchè per ripagare debiti per 1,6 milioni. La ministra avrebbe offerto garanzie per debiti pari a 1,6 milioni di euro di Visibilia srl (di sua proprietà) in liquidazione verso Visibilia editore. Tuttavia per la procura “non risultano essere state chieste da parte del gruppo garanzie reali né tantomeno fideiussorie” alla ministra.

Potrebbe interessarti