La nuova stagione televisiva è ufficialmente ripartita nella giornata di lunedì 11 settembre 2023. In Rai hanno debuttato i nuovi volti televisivi aprendo la sfida contro il più grande tra i competitor, Mediaset. Sembra però che la televisione pubblica promossa dal governo Meloni non convinca all’esordio. I numeri degli ascolti tv dimostrano che la Rai resta sotto i concorrenti.
Ascolti Tv, la nuova Rai non convince ma i volti di sempre sono una garanzia
Il professor Francesco Siliato, esperto di ascolti tv ha messo a confronto i dati Auditel dal 4 giugno al 9 settembre con quelli dello stesso periodo dell’anno scorso, come riporta La Repubblica.
La differenza è abissale: la Rai fa flop. Secondo l’esperto la tv generalista ha regalato un gran numero di telespettatori agli altri canali. “Il peso complessivo dei quattro notiziari del servizio pubblico scende la sera dal 64 al 63% e dal 66 al 64% nelle edizioni dalle 13 alle 14,20, Tgr inclusi. I tre Tg nazionali della sera scendono sotto il 50%. Il Tg1 della 20 rimane il più seguito, ma perde oltre 100mila spettatori, in 40mila passano a TgLa7”, fa sapere l’esperto. Il motivo di questo cambio di direzione? Nuovi volti che non convincono il pubblico.
“È supportare il privato il vero obiettivo?”, si chiede Siliato.
I capisaldi mantengono i telespettatori ancorati in Rai
I primi giorni della Rai però non sono stati completamente da dimenticare. La verità è che i programmi e i volti che il pubblico è abituato a vedere non perdono interesse e sbaragliano la concorrenza. Nel pomeriggio di lunedì, la prima sfida tra La vita in diretta di Alberto Matano e Pomeriggio 5 passato quest’anno nelle mani di Myrta Merlino. Vince “La vita in diretta”, che ha raccolto davanti al video 1.433.000 spettatori con il 18.17%, mentre “Pomeriggio 5” 1.259.000 spettatori con il 16.95% di share nella prima parte e 1.344.000 spettatori con il 16.85% nella seconda.
Un trionfo arriva anche nella fascia mattutina con il ritorno di Antonella Clerici, che per la Rai è una garanzia. “È sempre mezzogiorno” ha intrattenuto 1.564.000 spettatori pari al 16.44% di share.

Secondo il professor Siliato ciò che manca (e non solo in Rai) è la novità. “Ci troviamo di fronte a una tv generalista che non sa o non riesce a rinnovarsi. In prima serata una replica di Montalbano fa meglio dell’ennesima versione di un programma che ha più di vent’anni”, ha fatto notare facendo riferimento al GF.
“Rinnovarsi non è certo facile, lo dimostrano gli ascolti delle altre fasce della giornata, quando presenze abituali e consolidate, anche su canali diversi dai soliti, hanno la meglio sulle timide novità”. La Rai però ha anche un altro ruolo: deve comunicare “istituzionalità: se le nuove conduttrici, i nuovi conduttori, i nuovi direttori, non riescono ad essere percepiti come istituzionali il servizio pubblico ha perso la sua battaglia, e non solo negli ascolti”, conclude il professore.