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2 miliardi buttati al vento: le dosi sprecate dopo l’arrivo della nuova variante

Sono in arrivo i nuovi vaccini per il Coronavirus. Ad annunciarlo è la Stampa che ha precisato che delle dieci milioni di dosi, 2,9 sono di Novavax e gli altri di Pfizer. Le cifre si riferiscono a circa la metà di quelli che servirebbero per vaccinare gli over 60 e i fragili. Il nuovo arrivo nasconde […]

Sono in arrivo i nuovi vaccini per il Coronavirus. Ad annunciarlo è la Stampa che ha precisato che delle dieci milioni di dosi, 2,9 sono di Novavax e gli altri di Pfizer. Le cifre si riferiscono a circa la metà di quelli che servirebbero per vaccinare gli over 60 e i fragili. Il nuovo arrivo nasconde però una problematica non trascurabile: verranno sprecate venti milioni di vecchie fiale perché tarate sulla vecchia versione del virus. E quindi con ciò arriviamo alla cifra record di 102 milioni di dosi sprecate, per un valore di 2 miliardi. Considerando che ogni fiala costa circa 19 euro, è facile dedurre l’infinito denaro pubblico andato perduto.

Dosi sprecate

Rischiano, spiega in maniera dettagliata il quotidiano, di finire al macero. E così il conto dello spreco potrebbe arrivare alla cifra record di 3 miliardi. Nel frattempo l’Europa si è anche impegnata ad acquistare altri 450 milioni di fiale, di cui 61 milioni spetteranno all’Italia. Intanto il ministro della Sanità Schillaci ha annunciato che i nuovi vaccini aggiornati contro le varianti Xbb di Omicron giungeranno a destinazione entro due settimane e che quindi la campagna vaccinale anti-Covid partirà dall’inizio di ottobre.

A chi è raccomandata la nuova dose

Nella circolare diramata dal direttore della prevenzione del ministero Francesco Vaia i vaccini sono raccomandati a quattro diverse categorie:

  • over 60;
  • donne in gravidanza o in allattamento;
  • operatori sanitari e socio-sanitari;
  • persone dai 6 mesi ai 59 anni con elevata fragilità.

Per quest’ultima categoria è specificato che si tratta di soggetti con patologie e condizioni che aumentano il rischio di contrarre Covid-19 in forma grave. Tra questi la circolare cita cardiopatici e affetti da malattie respiratorie gravi, obesi, pazienti oncologici, dializzati, trapiantati e immunodepressi.

«La vaccinazione potrà inoltre essere consigliata a familiari e conviventi di persone con gravi fragilità». In via prioritaria andrà assicurata a ultraottantenni, ospiti di strutture per lungodegenti, come le Rsa, persone con elevata fragilità e marcata compromissione del sistema immunitario.

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