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Allarme dengue: il virus trasmesso dalla zanzare che sta preoccupando l’Italia

Pubblicato: 18/09/2023 15:43

Salgono i casi di Dengue in Italia. Contagi in aumento soprattutto a Roma e nel Lazio. Ma come si manifesta questa malattia? “Una febbre alta e prolungata, associata a un malessere diffuso dovrebbe far scattare le ‘sirene’ per sospetto di Dengue. Magari dopo aver escluso altre malattie, aver chiesto se c’è stato un viaggio all’estero in zone endemiche”, ha spiegato Pierluigi Bartoletti, segretario provinciale della Fimmg Roma e vice segretario nazionale vicario della Fimmg, la Federazione italiana di medicina generale all‘Adnkronos Salute. Bartoletti ha poi continuato dicendo: “Oggi è però fondamentale tracciare i casi, siamo a 28 nel Lazio, capire se ci sono relazioni e analizzare anche dove andare a intervenire e prevedere anche l’evoluzione per non creare focolai”.

MA COS’È LA DENGUE?

La dengue è il virus trasmesso dalle zanzare più comune e a più rapida diffusione al mondo. Ogni anno sono circa 100-400 milioni le persone che vengono infettate dalla dengue. Le zanzare che trasmettono il virus della dengue vivono principalmente nelle aree tropicali e subtropicali e sono presenti sia nelle zone rurali che in quelle urbane.2 Al momento la malattia è endemica in oltre 100 Paesi tra cui le Regioni dell’Africa, delle Americhe, del Mediterraneo Orientale, del Sud-Est Asiatico e del Pacifico Occidentale. Riconosciuta per la prima volta nel 1950 durante le epidemie di dengue nelle Filippine e in Tailandia, la dengue grave colpisce i paesi dell’Asia e dell’America latina ed è diventata, in queste aree, una delle principali cause di ricovero ospedaliero e di morte tra i bambini e gli adulti.

DATI ALLARMANTI

Dall’ultimo bollettino dell’Istituto superiore dei sanità (Iss) i casi in Italia sono in totale 165, con il Lazio che ha visto salire i contagi, cresciuti a 28, e la Lombardia già a 50. In tal proposito si è espresso Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) e professore di Malattie infettive all’Università Tor Vergata di Roma, che ha dichiarato all’Adnkronos Salute: “La malattia da virus Dengue ha un impegno generale molto importante, febbre alta, dolori osteoarticolari e anche un impegno respiratorio. Per avere la certezza di avere la Dengue serve un esame del sangue specifico, un test diagnostico riservato a centri qualificati. Ma la stranezza della malattia deve richiamare l’attenzione del medico di famiglia. Capisco che in passato questa tipologia di malattie esotiche lontane da noi non venisse approfondita durante il percorso universitario, ma oggi sono qui e diventeranno sempre più comuni”.

SINTOMI

Una persona infetta dal virus dengue manifesta da febbre lieve a febbre alta invalidante, con forte mal di testa, dolore dietro agli occhi, dolori muscolari e articolari e rush cutaneo. Si dovrebbe sospettare di dengue quando una febbre elevata (40°C) è accompagnata da due dei seguenti sintomi: forte mal di testa; dolore dietro gli occhi; nausea, vomito; ghiandole gonfie; dolori muscolari e articolari ed eruzione cutanea. I sintomi solitamente durano per 2-7 giorni.

La dengue grave è una complicanza potenzialmente mortale a causa di perdita del plasma, accumulo di liquidi, problemi respiratori, emorragie gravi o compromissione d’organo. Colpisce soprattutto i bambini. I segni premonitori da osservare, e che occorrono 3-7 giorni dopo i primi sintomi sono: dolore addominale grave; vomito persistente; respiro affannoso; sanguinamento delle gengive e stanchezza. Le successive 24-48 ore della fase critica possono essere letali. E’ necessaria un’assistenza medica adeguata per evitare complicazioni e il rischio di morte.

LA CURA

Non esiste un trattamento specifico per la febbre dengue. I pazienti dovrebbero consultare un medico, restare a riposo e bere molti liquidi. Devono essere evitati alcuni farmaci antipiretici (acido acetilsalicilico – aspirina e ibuprofene), che, a causa della loro azione sulla coagulazione del sangue, potrebbero favorire la comparsa di manifestazione emorragiche (petecchie) o determinarne l’aggravamento. Per ridurre la febbre e i dolori articolari può essere assunto paracetamolo.

Ultimo Aggiornamento: 18/09/2023 15:45