Si è lasciata andare in un lungo post dedicato alla questione migranti, la deputata del pd Laura Boldrini. La grave emergenza riguardante gli sbarchi, è ormai da giorni, al centro di moltissimi dibattiti. Il governo Meloni invoca l’aiuto da parte dell’Unione Europa e minaccia una chiusura delle coste e nel contempo, dall’altra parte, ci si lascia andare a post duramente accusatori nei confronti di questo modus operandi.
“Aver lasciato per giorni migliaia di migranti in condizioni disastrose e umilianti e aver messo i lampedusani in una situazione di enorme disagio aveva come unico e cinico obiettivo quello di creare il caos sull’isola così da attirare l’attenzione e alzare i toni, visto che con gli strumenti diplomatici, politici e istituzionali Meloni non è stata in grado di ottenere alcun risultato”. Questa il durissimo attacco della Boldrini pubblicato su Facebook.
Ha poi continuato scrivendo: “In Europa, la premier non fa l’unica cosa che dovrebbe, ovvero chiedere la ridistribuzione dei migranti perché questo significherebbe andare contro i suoi alleati del gruppo dei conservatori europei (in particolare il Pis polacco e Vox spagnolo) di cui lei è la leader. E significherebbe anche scontrarsi con il suo amico Orbán, che proprio non ne vuole sapere niente. Perché Meloni non invita loro a Lampedusa a vedere cosa provoca il rifiuto di accettare una quota di migranti? Sigillare i confini delle decine di Paesi da cui provengono queste persone è velleitario e impossibile. E l’Europa non può e non deve fare accordi con gli autocrati dei Paesi del Nordafrica che non rispettano i diritti umani e calpestano le libertà politiche e civili”.
Ha poi sottolineato: “Abbiamo già visto con la Libia che questa strada non funziona. E lo vediamo ora con la Tunisia. Se vogliamo davvero affrontare il tema delle migrazioni in modo serio e strutturale, bisogna stabilizzare dal punto di vista democratico ed economico i Paesi di origine e di transito. Bisogna cambiare il regolamento di Dublino che penalizza i Paesi di primo approdo come l’Italia e bisogna aprire canali legali di arrivo in Italia e negli altri Paesi europei“.
Ha infine concluso con il seguente pensiero: “Il nostro mondo produttivo ha chiesto più volte al governo Meloni di ampliare le quote di immigrazione legale, senza esiti significativi. I decreti flussi che sono in larga parte una sanatoria per chi in Italia c’è già, non possono essere l’unica risposta. Insomma, cambiare la Bossi-Fini, legge definita obsoleta dallo stesso Fini, è una priorità non più rinviabile. Al governo Meloni dico: basta propaganda sulla pelle dei migranti e sulle spalle dei lampedusani“.