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Meloni all’Onu: “Guerra globale agli scafisti, nessuno si chiami fuori”

Pubblicato: 21/09/2023 05:04

In un’epoca sempre più complessa, la presidente del Consiglio ha lanciato un appello potente e toccante al Palazzo di Vetro, esortando alla difesa delle identità, delle nazioni e delle patrie attraverso l’uso della ragione, in linea con lo spirito originario dell’ONU.

Nel suo primo discorso al Palazzo di Vetro, che ha concluso la missione americana, la premier ha evidenziato non solo la posizione dell’Italia riguardo alla guerra di aggressione in Ucraina, ma ha sollevato anche il tema scottante delle migrazioni. Ha sottolineato che è un problema che riguarda tutti e che l’ONU non può ignorare. Ha inoltre esortato ad agire insieme contro la “nuova schiavitù” dei migranti illegali.

Sorprendentemente, la premier ha optato per non partecipare al tradizionale ricevimento dell’attuale presidente americano, Joe Biden, preferendo cenare in una nota pizzeria di Manhattan con lo staff e sua figlia Ginevra. Inoltre, non ha preso la parola al Consiglio di Sicurezza, benché sottolinei la necessità di una sua riforma per renderlo “più equo ed efficace”.

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Il fulcro della sua missione sembra essere l’Africa, come suggerito da una serie di incontri bilaterali rivelati da Palazzo Chigi. Nel corso del dibattito all’ONU, la premier ha avuto anche l’opportunità di dialogare con il presidente ucraino Zelensky. Ha poi incontrato il segretario Antonio Guterres, enfatizzando la necessità di un impegno più robusto delle Nazioni Unite sulla questione migratoria.

La Meloni ha messo in luce la necessità di affrontare le cause profonde della migrazione e di collaborare con le nazioni più povere, spesso al centro di conflitti e sfruttate. Ha esortato ad “invertire la rotta“, passando da un approccio “predatorio” a partnership “alla pari”, evidenziando l’iniziativa italiana “Piano Mattei“.

Ha anche affrontato il tema dell’intelligenza artificiale, sottolineando i potenziali rischi “devastanti” sul lavoro e la necessità di imporre una regolamentazione etica agli algoritmi.

Concludendo il suo intervento, la presidente ha evocato le parole di Papa Giovanni Paolo II, rimarcando l’importanza dell’attività politica a livello sia nazionale che internazionale, sottolineando che deve essere “dall’uomo”, “attraverso l’uomo” e “per l’uomo”.