Una sconvolgente rivelazione dell’Ansa ha riscritto la storia della “scomparsa” di Adamo Guerra, rivelando che Raffaella Borghi, sua ex moglie, era già a conoscenza dal 2016 della sua nuova vita in Grecia. Questo dettaglio cambia radicalmente la percezione dell’intera vicenda che ha tenuto con il fiato sospeso gli italiani.
Nel 2013, Adamo Guerra veniva dichiarato scomparso dopo aver lasciato due lettere in cui accennava a gravi difficoltà economiche e alla volontà di mettere fine ai suoi giorni. L’ipotesi predominante era stata quella di un gesto estremo. Tuttavia, la denuncia presentata da Borghi ai carabinieri di Imola nel 2016 ha gettato una luce completamente nuova sulla storia, evidenziando come la donna fosse a conoscenza del fatto che l’ex marito fosse vivo e residente in Grecia.
Il ritrovamento di Guerra era stato notificato a Borghi e ai genitori dell’uomo, i quali, da quel momento, si erano fatti carico del sostentamento delle due nipoti. Ma a fine estate 2016, Borghi aveva sentito la necessità di denunciare l’ex marito, chiedendo maggiori risorse economiche, specialmente in vista dell’iscrizione universitaria di una delle figlie.
Nonostante le recenti dichiarazioni di Borghi, che affermava di aver avuto certezza della non-morte dell’ex solo nel 2022 tramite una richiesta all’AIRE, le informazioni dell’ANSA dimostrano un quadro differente. La questione è stata ulteriormente approfondita dalla trasmissione “Chi l’ha visto?”, che ha intervistato Guerra nella città greca di Patrasso.
Con queste nuove informazioni in mano, sorgono molte domande su cosa sia realmente accaduto tra il 2013 e il 2016 e quali siano stati i veri motivi dietro le azioni e le dichiarazioni dei protagonisti di questa vicenda. La verità, come spesso accade, potrebbe rivelarsi più intricata di quanto si potesse immaginare.