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Jon Fosse, il gigante norvegese conquista il Nobel per la letteratura 2023

Pubblicato: 05/10/2023 13:55
Jon Fosse Nobel letteratura 2023

A Stoccolma, l’Accademia svedese ha annunciato il premio Nobel per la Letteratura 2023: il vincitore è il norvegese Jon Fosse. L’anno precedente, nel 2022, il riconoscimento era stato assegnato alla scrittrice francese Annie Ernaux.

Quando la porta dell’Accademia si è aperta, il segretario Mats Malm ha pronunciato il nome del vincitore in una sala immersa nel silenzio. La motivazione del premio cita: “Per le sue opere teatrali e di prosa innovative che danno voce all’indicibile”. Fosse, raggiunto telefonicamente poco prima dell’annuncio, ha espresso la sua sorpresa e felicità, nonostante fosse tra i favoriti dai bookmaker nelle ore precedenti.

Nato nel 1959, Fosse è uno scrittore, poeta e drammaturgo norvegese. La sua scrittura, amata dagli accademici svedesi, è un attraversamento di vasti territori culturali. È noto per la sua scrittura paradossale che, attraverso le parole, insegue il silenzio e ciò che non può essere spiegato o nominato. La sua vittoria richiama alla mente quella di Knut Hamsun nel 1920.

La Norvegia ha vinto il Nobel per la Letteratura tre volte nella sua storia, l’ultima nel 1928 con Sigrid Undset. Con Fosse, arriva la quarta vittoria a quasi un secolo di distanza.

Fosse ha debuttato nel mondo letterario nel 1983 con “Red, Black”. Da allora, ha dedicato la sua vita alla letteratura, con opere come “Mattino e sera” e “L’altro nome. Settologia 1-2”, quest’ultima un’opera mastodontica di oltre 1500 pagine. In Italia, sono state tradotte solo le prime due parti della Settologia da Margherita Podestà Heir.

Una preghiera laica

La sua scrittura è stata paragonata a una forma di preghiera laica, e tra i suoi pittori preferiti figura Rothko. Fosse ammira anche lo scrittore australiano Gerhard Murnane, di cui ha tradotto “The Fields (Le pianure)”.

Una nota di curiosità: Karl Ove Knausgard, che da anni è tra i papabili per il Nobel e condivide con Fosse la stessa traduttrice, Margherita Podestà Heir, potrebbe essere rimasto deluso dalla decisione.

Fosse, un autore tradotto in 40 lingue, vive nel Grotten, una storica residenza concessagli dal re di Norvegia in riconoscimento dei suoi meriti letterari.