La comunità scientifica italiana è in lutto per la scomparsa di Gerardo Viola, padre della nota ricercatrice e divulgatrice padovana, Antonella Viola. Gerardo, ex professore di lingua tedesca a Taranto, è stato una figura fondamentale nella vita della figlia, come lei stessa ha condiviso in un toccante post su Facebook.
L’infanzia e il sostegno incondizionato
Antonella ha ricordato con affetto i momenti trascorsi con il padre durante la sua infanzia e adolescenza. Dal comprare un album da disegno per la scuola all’accompagnarla alle feste e persino a Basilea per motivi di lavoro. Gerardo ha sempre supportato la figlia, anche dopo il suo matrimonio, seguendola in ogni fase della sua carriera e prendendosi cura dei nipoti. “Eri tu che correvi a comprarmi il latte o i biscotti quando tornavo a casa”, ha scritto l’immunologa.
Le passioni condivise
Antonella ha poi condiviso le numerose passioni che il padre le ha trasmesso, tra cui l’amore per la musica, la cultura, la scienza e l’arte. Ha ricordato le domeniche mattina passate a ballare ascoltando “Pierino e il lupo” o “La gazza ladra”, e le serate trascorse davanti alla televisione ascoltando Piero Angela. Gerardo le raccontava spesso di come fosse nata mentre l’umanità conquistava la Luna, prevedendo che sarebbe diventata una donna di scienza.
Un tributo al padre
Concludendo il suo commovente post, Antonella ha ringraziato il padre per averla sempre sostenuta e per averle permesso di decidere liberamente del suo futuro. “Sei stato un grande padre perché mi hai lasciata libera di essere qualunque cosa io volessi essere, ma hai reso fertile il terreno in cui crescevo, offrendomi arte, cultura e sogni”, ha scritto. La scomparsa di Gerardo Viola rappresenta una grande perdita non solo per la famiglia, ma anche per tutti coloro che lo hanno conosciuto e apprezzato come docente e come persona.