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Morto Jeff Burr, il regista di Non aprite quella porta-3: addio al maestro dell’horror

Pubblicato: 13/10/2023 12:07

Il mondo del cinema horror ha perso uno dei suoi maestri: il regista statunitense Jeff Burr è morto all’età di 60 anni nella sua casa di Dalton, in Georgia. La notizia è stata annunciata da un caro amico, l’attore Eric Spudic, al The Hollywood Reporter. Burr, noto per le sue opere nel genere dell’horror, è morto a causa di apparenti complicazioni legate a un ictus.

Nato ad Aurora, Ohio, il 18 luglio 1963, Jeffrey Burr ha trascorso la sua infanzia a Dalton, dove coltivò la sua passione per i mostri cinematografici. Abbandonò l’Università della California dopo tre anni per dedicarsi alla sua vera passione, il cinema. Il suo primo passo come regista è stato con il film “Il villaggio delle streghe” nel 1987, un’opera che lo ha messo subito sotto i riflettori.

Morto Jeff Burr, non solo horror: tutti i capolavori del maestro del cinema

Tra i momenti salienti della sua carriera, Burr ha diretto il leggendario Vincent Price in uno dei suoi ultimi film, “Il villaggio delle streghe“, un incontro che ha segnato l’inizio di una carriera di successo nel mondo dell’horror. Burr è stato un pilastro nei film di genere, specializzandosi in produzioni che facevano battere forte il cuore degli spettatori. Uno dei suoi contributi più noti è stato il dirigere “Non aprite quella porta – Parte 3” (1990), un film che ha continuato la saga del terrore con un incasso di 5,8 milioni di dollari, superando ampiamente il budget di 2 milioni. Burr ha dimostrato la sua versatilità anche al di fuori dell’horror dirigendo “Eddie Presley” (1992), un film comico su un imitatore di Elvis con la partecipazione di Quentin Tarantino e Bruce Campbell. La sua filmografia ha abbracciato diversi sottogeneri dell’horror, tra cui “Il ritorno dei giocattoli assassini” (1993), “Pumpkinhead II: Blood Wings” (1994), “Night of the Scarecrow” (1995), e il più recente “Puppet Master: Blitzkrieg Massacre” (2018).

Jeff Burr lascia un segno indelebile nell’industria cinematografica, non solo per la sua maestria nel genere horror ma anche per la sua abilità di esplorare tematiche diverse, come dimostrato con il dramma sulla Seconda Guerra Mondiale, “Straight Into Darkness” (2004), che lui ha co-scritto e diretto.

La sua scomparsa rappresenta una perdita significativa per il mondo del cinema, ma il suo lascito vive attraverso le opere che ha regalato agli appassionati di horror di tutto il mondo. Jeff Burr resterà nei cuori degli amanti del cinema, un regista che ha saputo infondere paura e ammirazione attraverso il suo straordinario lavoro.