Licenziato il tecnico indagato per la strage di Brandizzo. L’incidente è avvenuto in Piemonte nella notte del 30 agosto scorso ed è costato la vita a cinque operai, travolti da un treno a 160 chilometri orari. Reti ferroviarie italiane ha prima esautorato dai contratti l’azienda Sigifer, che doveva effettuare dei lavori sulla tratta colpita dalla tragedia, e ora licenzia il tecnico sotto indagine, Antonio Massa. “Non è più possibile proseguire neanche temporaneamente il rapporto di lavoro”, specifica Rfi in una nota. “Il rapporto con l’azienda è stato leso irreparabilmente”.
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Rfi, licenziato il tecnico indagato per la strage di Brandizzo
Reti ferroviarie italiane rende noto: licenziato il tecnico indagato per la strage di Brandizzo. Le motivazioni alla base del licenziamento di Massa, fermo in modo ufficiale per un infortunio, riguardano gli stessi elementi dell’inchiesta. La ferroviera Vincenza Repaci aveva avvisato Massa che non c’erano condizioni per avviare i lavori di riparazione della rete ferroviaria in quel momento, perché doveva passare un treno.
Nei filmati acquisiti dagli inquirenti, però, si sente distintamente la voce di Massa dire ad alcuni degli operai che poi moriranno: “Se vi dico ‘treno!’ andate da quella parte”. Kevin Laganà, la vittima più giovane, risponde: “Non abbiamo ancora l’autorizzazione”. Evidentemente, però, Massa avrebbe insistito.
La Stampa riporta che Rfi ha preso la decisione al termine di un’indagine interna. Massa è a casa per infortunio dal 31 agosto. Il 14 settembre aveva ricevuto la contestazione disciplinare e oggi il licenziamento. Secondo l’azienda le sue giustificazioni scritte non sono risultate idonee. “Con la sua condotta”, spiega Rfi, Massa avrebbe violato gli standard del Codice Etico dei dipendenti del gruppo. Per questo è arrivato il licenziamento per giusta causa, effettivo dal 20 ottobre.
