
Il mondo del cinema dice addio a Piper Laurie, attrice simbolo di Hollywood legata a doppio filo ad uno dei personaggi più inquietanti della trasposizione cinematografica dell’opera di Stephen King: la fervente cattolica Margareth White, madre di Carrie nel celebre film del 1976. Piper Laurie è stata anche un’attivista in prima fila per i diritti civili: è morta a 91 anni, Coe comunicato dalla sua responsabile delle pubbliche relazioni. La notizia della morte di Piper Laurie, al secolo Rosetta Jacobs, è stata data dalla sua agente Marion Rosenberg a Variety. Il suo primo film importante fu Lo Spaccone, con Paul Newman, che le valse una nomination all’Oscar. La seconda nomination arrivò proprio per il ruolo di Margareth White in Carrie, diretta da Brian De Palma: il complesso ruolo della donna dalla sanguigna fede cattolica e dal carattere volubile e difficile, rimarrà per sempre nella storia del cinema.
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Piper Laurie, da Carrie a Twin Peaks, fino all’attivismo
Con il mondo della televisione Piper Laurie ha avuto esperienze notevoli: è stata nominata nove volte agli Emmy per il ruolo di Catherine Packard in Twin Peaks. Laurie aveva anche deciso di ritirarsi dal mondo del cinema per più di 10 anni, ed era stata proprio la possibilità del ruolo di Margareth White a convincerla a tornare davanti alla telecamera.
Piper Laurie è stata anche un’attivista: moglie del critico cinematografico Joe Morgensten, è stata una fervente attivista per i diritti civil ed aveva anche lottato contro la guerra in Vietnam.