«You Muslims must die!» («Voi musulmani dovete morire»): il 71enne Joseph M. Czuba si è presentato così alla porta di casa della sua inquilina, una donna palestinese-americana, tentando di strangolarla prima di accoltellare a morte con un coltello militare suo figlio di sei anni e poi ferendo gravemente lei. E’ quanto riportano oggi i principali quotidiani, tra cui la Stampa.
Il bambino è stato pugnalato 26 volte
Un crimine d’odio maturato a Plainfield, 60 km a sud ovest di Chicago (Illinois), il primo in Usa scatenato dal conflitto tra Israele e Hamas. Un esempio della spirale di violenza che la guerra può innescare ovunque. A partire dagli Stati Uniti, che hanno visto a Time Square e nelle piazze di altre città manifestazioni contrapposte tra filo palestinesi e pro Israele, in un clima spesso teso. Il bimbo, che è stato pugnalato 26 volte con un coltello seghettato con una lama da 18 cm, è stato dichiarato morto in ospedale.
“Gli investigatori sono stati in grado di determinare che entrambe le vittime di questo brutale attacco erano state prese di mira dal sospettato perché musulmani e in seguito al conflitto in corso in Medio Oriente che coinvolge Hamas e gli israeliani”, ha riferito l’ufficio dello sceriffo della contea di Will. “Joseph Czuba non ha rilasciato alcuna dichiarazione”. Sulla scena, gli agenti hanno trovato il sospettato seduto a terra vicino al vialetto di casa e all’interno hanno trovato il bimbo e la donna. Il piccolo, colpito con 26 coltellate, è stato trasportato in un ospedale locale dove però è stato dichiarato morto, la madre è ricoverata in gravi condizioni.
Stando a quanto si apprende, dal nosocomio, la donna avrebbe scritto via sms al padre del bambino che il padrone di casa era pieno di rabbia per le notizie che vedeva in tv. E’ stato riferito ai media dal «Council on American Islamic Relations», un gruppo musulmano per i diritti civili.
Il presidente Joe Biden: “Sconvolto dal brutale omicidio”
Il presidente americano Joe Biden si è detto “scioccato e sconvolto dal brutale omicidio”. “Non c’è posto in Usa per questo orribile atto di odio e che va contro i nostri valori fondamentali: libertà dalla paura per il modo in cui preghiamo, ciò in cui crediamo e chi siamo. Come americani, dobbiamo unirci e respingere l’islamofobia e tutte le forme di fanatismo e odio”.
L’FBI avverte: “Aumento di minacce contro ebrei e musulmani”
L’Fbi avverte che c’è un aumento di minacce contro ebrei e musulmani in America. Il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan aveva incontrato sabato mattina i leader di comunità arabe e musulmane americane. Questi leader chiedono ai politici e ai giornalisti di fare di più per riflettere l’umanità del popolo palestinese, quando parlano o scrivono del conflitto in Medio Oriente