Caso Calcioscommesse, Abodi contro Corona: “Siamo andati oltre”. Questa sera, dopo la partita della Nazionale contro l’Inghilterra, nel delicatissimo impegno per le qualificazioni europee, e in un contesto internazionale da allerta rossa, Fabrizio Corona conferma la sua partecipazione alla trasmissione “Avanti Popolo”. La conduttrice, Nunzia De Girolamo, dopo il flop della prima puntata, durante la quale ha intervistato il marito ed esponente di spicco del Pd, Francesco Boccia, ha annunciato che l’ex re dei paparazzi farà altri dieci nomi di giocatori coinvolti nell’inchiesta di Torino. Durante la scorsa settimana, Corona aveva fatto quattro nomi pesanti: quelli di Fagioli, Tonali, Zaniolo e Zalewski. Il primo astro nascente nella Juventus, gli altri due campioni affermati sulle cui gambe si affidavano le sorti degli azzurri. Un terremoto che non si ferma qua, come era facile intuire. Il ministro dello Sport, Andrea Abodi, si dice indignato del ruolo conferito a un personaggio di questo genere. (Continua dopo la foto).
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Caos Calcioscommesse, Abodi contro Corona: “Siamo andati oltre”
Cosa succede intorno all’inchiesta Calcioscommesse, Abodi contro Corona. Il ministro dello Sport, intervenuto in mattinata sia su Radio24 che su Radio Uno, ribadisce: “Un personaggio del genere portavoce delle istituzioni? A me sembra paradossale che un personaggio del genere possa diventare un portavoce di istituzioni. C’è un segreto istruttorio, penso che siamo andati un po’ oltre”.
“Bisogna fare in modo che esca quello che deve uscire, che non ci sia omertà e si affronti il problema di petto”, prosegue. “Bisogna fare in modo che si capisca il danno procurato, non solo in termini di reputazione del singolo calciatore, del club o della Lega ma anche verso lo stato d’animo dei tifosi che provano dispiacere, tradimento, amarezza. È questo il dato più grave”.
