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Incinta al nono mese, la costringono a spostare la macchina che non parte: multata

Pubblicato: 18/10/2023 14:29

Incinta al nono mese di gravidanza, si è ritrovata a dover spostare una macchina irremovibile perché guasta e, quando non ci è riuscita, ha ricevuto una multa: a fargliela due vigilasse che, a quanto pare, non hanno mostrato alcuna empatia per la ragazza e l’hanno costretta a gestire una situazione ingestibile. A raccontare la storia è stata la famiglia di lei, che ha raccontato la storia a La Nazione.
A quanto pare, la macchina della ragazza, che vive a Prato, si trovava nella strada in cui il martedì (giorno del fatto) si effettua una pulizia stradale.

Cerca di spostare la macchina e non parte: è subito panico

La ragazza è subito scesa per spostare l’auto, molto trafelata – sul posto c’erano anche altre auto parcheggiate, ma nessuno è arrivato a toglierle – ma si è accorta che la macchina non ripartiva: per quanto ci provasse, è stato necessario chiamare un elettrauto per sbloccare la situazione. Ciò non ha risparmiato alla ragazza una multa e, a quanto pare, un trattamento poco consono: “È arrivato anche l’altro mio figlio per darle una mano ma la macchina non voleva sapere di mettersi in moto – ha detto la madre del compagno della donna – dopo infatti abbiamo chiamato l’elettrauto che ha constato come la batteria fosse da cambiare. Le due ausiliarie del traffico hanno assistito a tutta la scena ma hanno comunque insistito con la ragazza di mio figlio dicendole che avrebbe dovuto spostare l’auto in qualsiasi modo. Ma come avrebbe potuto fare? La doveva spingere? Al nono mese di gravidanza? Fra l’altro si tratta di una macchina che ha un sensore per cui si blocca quando la batteria è scarica. Non l’avrebbe mossa di lì nessuno”.

La famiglia: “Ha provato a fare di tutto per spostarla”

A quanto pare il problema non è stato tanto ricevere la multa, ma il trattamento ricevuto: “Queste due donne – prosegue ancora la suocera della malcapitata – hanno anche detto che dovevano fare la sanzione perché altrimenti ’avrebbero perso il lavoro’ e che non sarebbe stato giusto nei confronti degli altri automobilisti, visto che c’erano altre macchina parcheggiate in strada. Peccato, che la ragazza fosse l’unica presente e che avesse provato a fare di tutto per spostarla. Non è dipeso da lei il fatto che la macchina non si sia accesa. Sono state due donne che non hanno avuto nessun rispetto o compassione per un’altra donna, per di più incinta di nove mesi, con una pancia enorme e ben visibile. Piangeva, era sconvolta. Mi chiedo se sia giusto trattare in questo modo una persona onesta, che non delinque e per di più nelle sue condizioni fisiche”.

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