Vai al contenuto

Salario minimo, scontro in Aula, l’opposizione: “Fuga del governo di fronte alle necessità dei cittadini”

Pubblicato: 18/10/2023 12:24

Scontro sul salario minimo. La discussione ripresa oggi sulla misura dopo la sospensiva datata 3 agosto. Scontro in Aula, dove la maggioranza riesce a spuntare il rinvio della proposta di legge in commissione. Dopo le vibranti proteste dell’opposizione, i rappresentati si ritirano dai lavori per non aver ricevuto una risposta sull’immediata ricalendarizzazione della discussione della legge alla Camera. All’apertura dei lavori, il Governo annuncia la sua volontà di rimandare il testo in Commissione. Questo scatena la plateale protesta delle opposizioni: “Fuga annunciata”. La bagarre sulla misura minima che però non risolve i problemi dei lavoratori italiani. Oggi l’Aula si è trovata di fronte a due opzioni: votare gli emendamenti e gli articoli o accettare il rinvio in Commissione, come richiesto dalla maggioranza attraverso il presidente della commissione Lavoro, Walter Rizzetto di Fdi. (continua dopo la foto)
Leggi anche: Pensioni, la rivalutazione slitta ancora, ecco la nuova data e gli importi.
Leggi anche: Divorzio facile in Italia, arriva la storica sentenza della Cassazione.

La camera dei deputati del parlamento italiano
La Camera dei deputati

È scontro sul salario minimo, il governo fugge, l’opposizione tenta di inchiodarlo

Maggioranza-opposizione, scontro sul salario minimo oggi in Aula. Era iniziata male ed è finita peggio. Le forze di opposizione che sostengono la proposta di legge unitaria sul salario minimo (Pd, M5s, Azione, Piu’ Europa e Avs), hanno abbandonato i lavori della commissione Lavoro della Camera, dove è stato rinviato il testo dopo il voto dell’Aula su proposta della maggioranza. Dopo aver chiesto la ricalendarizzazione immediata della proposta di legge, “senza ricevere risposta”, le opposizioni hanno dunque deciso di abbandonare i lavori.

Mattinata di alta tensione oggi alla Camera. L’opposizione non ha accolto favorevolmente la richiesta di rinvio e ha dichiarato che la “battaglia va avanti”. Francesco Silvestri, capogruppo di M5s, ha addirittura richiesto la convocazione della giunta del regolamento della Camera per affrontare la questione. Ha sottolineato che la richiesta di rinvio è inaccettabile poiché la legge è di iniziativa delle opposizioni. Ha sottolineato che una situazione simile era avvenuta nel 2016, quando i 5 Stelle avevano ottenuto la giunta del Regolamento per una situazione analoga. Silvestri ha anche evidenziato che questa volta la proposta di legge ha già subito una sospensiva di due mesi, il che aggrava ulteriormente la questione. (continua dopo la foto)

La segretaria del Pd, Elly Schlein

La presidente della Camera di turno, Anna Ascani (Pd), ha ritenuto legittima la richiesta di rinvio della maggioranza in commissione, e ha dichiarato che non saranno più ammesse questioni sospensive. Questa decisione di rinviare la proposta di legge non è stata ben accolta dalle opposizioni. La segretaria Pd, Elly Schlein, ha dichiarato: “La richiesta di un ulteriore rinvio è la cronaca di una fuga annunciata. Quello che stiamo votando oggi è un colpo a 3,5 milioni di lavoratori poveri e poverissimi, il segnale che state lanciando loro è: non contate nulla, le vostre condizioni di lavoro non hanno diritto di essere rappresentate. Questa Italia per voi non esiste“.

Carlo Calenda, leader di Azione, ha criticato la mossa della maggioranza, sottolineando l’importanza di garantire un salario adeguato per chi lavora e accusando la maggioranza di prendere una decisione sbagliata e miope.

Ultimo Aggiornamento: 21/10/2023 13:54