Venerdì sera, Udine è stata colpita da una notizia tragica: Giovanni Battista Cescutti, conosciuto come Nino e una leggenda del basket italiano, è morto all’età di 84 anni in un incidente stradale. L’incidente è avvenuto quando è stato investito da un’auto mentre attraversava la strada in via Colugna, vicino all’ospedale cittadino.
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Secondo le prime informazioni, Cescutti stava camminando sulle strisce pedonali quando è stato colpito dall’auto. Il personale medico del 118 è arrivato tempestivamente e lo ha portato all’ospedale Santa Maria della Misericordia, ma purtroppo i medici non sono riusciti a salvarlo, e Cescutti è deceduto poco dopo il suo arrivo.
Una grande carriera
Giovanni Battista Cescutti, nato nel 1938, è stato una figura di spicco nel mondo del basket italiano. A soli 19 anni è diventato il primo friulano a essere chiamato in Nazionale, un onore che ha portato con orgoglio partecipando ai Mondiali del 1963 e agli Europei del 1963 e 1965. Durante la sua carriera sportiva, ha giocato per squadre di alto livello come l’Olimpia Milano, Pesaro, Varese e la Snaidero Udine.
Tra i suoi momenti più luminosi, ricordiamo la vittoria di due scudetti nel 1959 con la Simmenthal Milano e nel 1964 con l’Ignis Varese. Inoltre, Cescutti ha conquistato una Coppa Intercontinentale e una Coppa delle Coppe nel 1966. Era noto per essere stato il miglior realizzatore della Serie A nel 1960 e nel 1962.
Ha rappresentato l’Italia con orgoglio in 30 partite internazionali. Dopo il ritiro dall’attività agonistica, Cescutti ha intrapreso la carriera di allenatore, lavorando in Svizzera prima di tornare a Udine per allenare l’APU Udine nella stagione 1974-1975.
Il presidente della Fip, Giovanni Petrucci, ha espresso le sue condoglianze alla famiglia di Cescutti, a titolo personale e a nome di tutta la comunità del basket italiano. La scomparsa di Giovanni Battista Cescutti rappresenta una perdita insostituibile per il mondo dello sport italiano, e la sua eredità continuerà a brillare nei cuori di tutti gli appassionati di basket.