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Ex colonnello dell’esercito abusa di 3 ragazzini, il retroscena atroce su come li conosceva

Pubblicato: 21/10/2023 11:34

Rischia una pena di dieci anni di carcere, P.N.G., ex colonnello dell’esercito accusato di molestie nei confronti di minori. L’uomo, secondo la ricostruzione degli inquirenti, avrebbe abusato di tre ragazzini approfittando dell’amicizia con i genitori. Single da sempre, temperamento solitario, apparentemente integerrimo, si faceva chiamare “zio” dai figli della sua cerchia di amici.
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La molestia avvenuta a Olbia

A raccontare gli orrori, un 14enne che ha rivelato una molestia avvenuta ad Olbia a bordo dell’alfetta dell’ex colonnello. All’epoca dei fatti, i tre ragazzini di cui l’uomo ha abusato, avevano 12, 13 e 14 anni. Da tempo i ragazzini avrebbero provato a spiegare ai genitori quanto succedeva. Fino ad arrivare alle canzoni scritte dal primo ragazzo rimasto vittima degli abusi a tredici anni, oggi diciassettenne. “Dovrei essere spensierato ma non ci riesco. Non auguro a nessuno quello che è successo a me”.

Le parti civili hanno chiesto in aula un risarcimento economico di 200mila euro e una provvisionale di 50mila a fronte dei 13.700 euro di spese psicoterapeutiche affrontate in questi anni. “A 13 anni si inizia a costruire l’identità personale di un individuo, è un periodo particolarmente delicato. Difficile riuscire ad elaborare un trauma del genere”, ha riferito in aula l’avvocato delle parti civili.

Secondo quanto riporta Il Messaggero l’uomo in aula avrebbe confessato le molestie: “Mi prendo la responsabilità di quello che ho fatto. Nel mio percorso di vita ho combattuto una certa inclinazione che non ero capace a gestire, ora con l’aiuto del carcere e degli psicologi ci sto provando”.

Secondo le famiglie delle vittime non si è pentito

Secondo le famiglie delle vittime “le lettere che ha scritto dal carcere denotano solo una salvaguardia del rapporto con i genitori delle vittime, suoi amici. Non si è pentito per quello che ha fatto, non gli interessa di come stanno i ragazzini adesso, anzi continua ad addossare a loro la colpa per quello che è successo. Inoltre l’ex colonnello era già stato condannato nel 2006 per una vicenda di prostituzione con un ragazzino rom“.

Le indagini sul colonnello sono scattate a seguito della segnalazione di una coppia. I genitori di un bambino di cui si era occupato, suoi conoscenti, notando un comportamento strano del proprio figlio, si sono insospettiti e, parlando con l’adolescente, hanno segnalato l’accaduto alle forze dell’ordine, trovando anche alcune chat e recandosi al Commissariato di Polizia. Dai racconti delle vittime di abusi è emerso come il loro stare in silenzio su ciò, era dovuto alla paura di ritorsioni nei confronti dei propri genitori per il ruolo ch’egli ricopriva e perché era in possesso di un’arma.
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Ultimo Aggiornamento: 21/10/2023 11:41