Se ci sono due parole capaci di far salire immediatamente un brivido lungo la schiena degli italiani, quelle sono sicuramente multe e tasse, in particolar modo in questi tempi di crisi. Proprio su questi fronti ha perciò deciso di intervenire il governo, cercando di modificare la formula attraverso una vera e propria riforma del Fisco. Due i decreti che porteranno novità importanti: il primo rivede lo Statuto dei diritti del contribuente, il secondo alleggerisce le sanzioni e cerca di rendere meno intasato il calendario delle scadenze. Con queste prime riforme, l’Agenzia delle Entrate dovrà quindi sottostare a maggiori obblighi e motivare gli atti che invia al cittadino basandosi su dati certi e non sulla presunzione di un comportamento scorretto. Altra nota importante sono le scadenze fiscali, con una riforma pensata per evitare ingorghi di adempimenti nel periodo estivo e in quello natalizio. Ma non solo. (Continua a leggere dopo la foto)
Pensioni, la rivalutazione slitta ancora. Ecco la nuova data
Rivoluzione Fisco: dalle tasse e cartelle, in arrivo tantissime novità
Sul fronte sanzioni, come spiegato dal viceministro dell’Economia Leo, l’obiettivo della riforma del Fisco è allineare il nostro Paese al contesto europeo anche quando si parla di importo. Per esempio, “per l’Iva in Italia si va fino al 120-240% mentre in Europa si arriva al massimo al 60%” del dovuto. Si studia, dunque, un abbassamento del costo delle multe. Altra novità importante per gli italiani, ha sottolineato Il Giornale, è il taglio alle cartelle esattoriali: in questo momento in Italia sono circa 1.153 miliardi di euro, la maggior parte dei quali non si riesce a riscuotere, perché riconducibili a soggetti che spesso sono morti o falliti. Infine, lo stesso viceministro ha annunciato la volontà di arrivare a un taglio dell’imposta sui redditi del 50% per cinque anni (più quello del trasferimento), al fine di convincere aziende italiane ed estere che hanno delocalizzato a ritornare in Italia. (Continua a leggere dopo la foto)
Riforma del Fisco, non solo multe e tasse
Come funzionerebbe questo sistema? “Vogliamo riportare in Italia le imprese che se ne sono andate all’estero, è fondamentale”, ha spiegato Leo illustrando le novità della riforma Fisco (che non prevede solo ritocchi a multe e tasse): “Le imprese andate in paradisi fiscali e via dicendo le riportiamo in Italia”. Il governo, però, punta ad attrarre in Italia anche quelle “multinazionali che vanno a posizionare le società all’estero e che quindi pagano poche tasse”. Previste anche sanzioni, dunque, ma per le imprese (italiane o estere) che delocalizzeranno la produzione nel periodo interessato dall’agevolazione.
Ti potrebbe interessare anche: Caro energia, ecco come risparmiare davvero sulle bollette: occhio a questi elettrodomestici e al loro utilizzo
