
In un evento politico che ha scosso l’Alto Adige, le elezioni provinciali hanno portato a una sconvolgente serie di risultati. Nonostante non si possa parlare di una catastrofe, la stabilità politica nella regione sudtirolese è stata fortemente compromessa. La Svp, storico partito autonomista, ha registrato un calo senza precedenti nei consensi, mentre la Lega è crollata vertiginosamente. L’intero governo provinciale uscente è stato bocciato, e la formazione di una nuova maggioranza si presenta come un compito arduo.
Le destre di lingua tedesca hanno vissuto un notevole successo, così come le liste anti-immigrati e no-vax. Sorprendentemente, Fratelli d’Italia (FdI) ha superato la Lega, diventando il primo partito di lingua italiana in Sudtirolo dopo decenni.
Le liste interetniche del Team K e dei Verdi hanno ottenuto buoni risultati e possono rappresentare un’alternativa progressista al tradizionale “compromesso storico” che ha implicato un accordo tra la Svp e la destra tedesca dei Freiheitlichen.
Il governatore uscente, Arno Kompatscher, ha subito una notevole battuta d’arresto personale, nonostante rimanga il più votato. Anche il segretario della Volkspartei, Achammer, ha registrato un calo significativo, aumentando la fragilità della sua posizione.
Il Movimento 5 Stelle (M5S) e Forza Italia (FI) hanno quasi azzerato i loro consensi, il che potrebbe avere conseguenze nelle prossime elezioni europee e nella rappresentanza a Bruxelles.
Da notare l’exploit di Juergen Wirth Anderlan, ex capo degli Schuetzen, che ha ottenuto un sorprendente 6% di consensi grazie a slogan xenofobi.
Una maggioranza instabile
In sostanza, la nuova giunta provinciale inizia con una maggioranza risicata e instabile. Le opzioni per formare una coalizione includono l’ipotesi di coinvolgere anche l’ex assessore Svp, Thomas Widmann, responsabile della frattura interna nel partito. In alternativa, si potrebbe cercare una virata progressista della Svp, coinvolgendo le liste interetniche dei Verdi e il Team K di Paul Koellensperger, anche se queste ultime sono in calo rispetto al 2018.
In conclusione, queste elezioni hanno segnato un’importante svolta politica in provincia di Bolzano, con la bocciatura della giunta uscente Svp-Lega e il successo del partito di Giorgia Meloni, il che rende complicata la formazione del nuovo governo provinciale e la prospettiva di stabilità politica nella regione.
Trentino, Fugatti riconfermato – ma gli scrutini sono ancora in corso
In Trentino è ancora in corso lo scrutinio dei voti e pare per ora vincente Maurizio Fugatti, presiedete utente di centrodestra, la cui coalizione avrebbe ottenuto almeno il 49%: fallisce quindi il Pd con Francesco Valduga, che non sarebbe riuscito a rimontare.