
Un atto orribile ha nuovamente scosso l’Europa, con un’azione antisemita nel cuore dell’Austria, il Paese natale di Adolf Hitler e luogo dove 65.000 ebrei vennero sterminati durante il Terzo Reich. Nella notte, ignoti hanno appiccato un incendio all’atrio della sala delle cerimonie nella sezione ebraica del cimitero di Vienna, e hanno disegnato svastiche sul muro esterno.
L’incidente è stato reso noto dal capo della comunità ebraica austriaca, Oskar Deutsch, tramite un annuncio su [X]. Per fortuna, non ci sono stati feriti nell’incidente. I vigili del fuoco sono intervenuti prontamente e le autorità stanno indagando sull’episodio.
Il Cancelliere conservatore Karl Nehammer ha espresso il suo profondo sdegno su Twitter, dichiarando: “Condamno con fermezza l’attacco al cimitero ebraico di Vienna. L’antisemitismo non ha alcun posto nella nostra società e faremo di tutto per combatterlo.” Anche l’opposizione ha condannato con forza l’attacco, con il leader dei socialdemocratici Andreas Babler che ha sottolineato l’importanza della protezione della comunità ebraica.

Secondo il capo dei vigili del fuoco, Gerald Schimpf, l’allarme è stato dato alle 8 del mattino. Anche se l’incendio sembra essersi estinto da solo, i danni sono enormi. Attualmente, l’area dell’atrio è chiusa al pubblico, ma il resto del cimitero rimane aperto.
Un contesto preoccupante
Questo attacco si inserisce in un contesto di crescente tensione a Vienna, con numerose manifestazioni di protesta contro Israele. In risposta, Oskar Deutsch ha invitato la cittadinanza a partecipare a un sit-in in Heldenplatz, la piazza principale di Vienna, per manifestare contro l’antisemitismo e a favore della pace e della democrazia.
Questo tragico episodio ricorda dolorosamente che la lotta contro l’odio e la discriminazione è ancora lunga, e sottolinea l’importanza dell’unità e della solidarietà in tempi difficili.