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Intelligenza artificiale, firmata a Londra la dichiarazione internazionale sui rischi

Pubblicato: 03/11/2023 16:39
Intelligenza artificiale, firmata a Londra la dichiarazione internazionale sui rischi

Il 1 e il 2 Novembre 2023 si sono riuniti a Londra, al Betchley Park, luogo simbolo della lotta al nazismo, 28 Paesi tra cui Il Regno Unito, gli Stati Uniti, l’Ue e la Cina, nel primo Summit globale per l’ intelligenza artificiale, è stata così firmata la “dichiarazione di Bletchley”.
La Gran Bretagna è in prima linea per fornire il massimo controllo e sicurezza nell’ utilizzo dell’ intelligenza artificiale e il suo centrale vuol essere sempre più importante anche se le intenzioni inglesi sarebbero di accelerare con l’ utilizzo della tecnologia, rispetto alle intenzioni più caute di Stato Uniti e Comunità Europea.

Intelligenza artificiale, di cosa si è parlato al primo summit globale

I cinque punti attorno a cui è ruotata la discussione:

1) La comprensione condivisa dei rischi posti dall’IA di frontiera e la necessità di agire.
2) Un processo avanzato per la collaborazione internazionale sulla sicurezza dell’IA di frontiera , compreso il modo migliore per supportare i quadri nazionali e internazionali.
3) Misure adeguate che le singole organizzazioni dovrebbero adottare per aumentare la sicurezza dell’IA di frontiera.
4)Aree di potenziale collaborazione sulla ricerca sulla sicurezza dell’intelligenza artificiale, compresa la valutazione delle capacità del modello e lo sviluppo di nuovi standard per supportare la governance.
5) Mostrare come garantire lo sviluppo sicuro dell’intelligenza artificiale consentirà di utilizzare l’intelligenza artificiale per scopi positivi a livello globale.

Intelligenza artificiale, la dichiarazione sui rischi firmata da molti Paesi tra cui l’Italia

Molte le nazioni coinvolte tra cui anche l’Italia con il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e poi della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che annuncia che ci sarà la conferenza internazionale che l’Italia organizzerà l’anno prossimo a Roma, nel quadro della presidenza di turno del G7.
L’ incontro londinese non è altro che il proseguo del percorso insieme agli Stati Uniti affinché gli sviluppatori dei sistemi più avanzati condividano con il governo i risultati dei test.
Biden prepara un ordine esecutivo per cui i grandi sistemi come Google, Microsoft e Amazon dovranno seguire andando incontro ad una serie di regole.
Le compagnie più grandi dovranno condividere con il governo federale i risultati dei test di sicurezza con un sistema che salvaguarderà anche la privacy degli utenti. Dopo aver chiesto al Congresso americano di votare una legge bipartisan sulla protezione dei dati relativi all’intelligenza artificiale, soltanto una quindicina di grandi aziende avevano volontariamente accettato di aumentare il loro sforzi per la sicurezza dell’ intelligenza artificiale

Il vice capo dello staff della Casa Bianca Bruce Leed, ha spiegato alla stampa mondiale che è stato realizzato con determinazione un grande passo in avanti per fare il possibile su tutti i fronti, per sfruttare i benefici dell’ IA e mitigarne i rischi. Alle sue dichiarazioni si aggiungono quelle della vicepresidente degli Stati Uniti, Kamala Harrys, annunciando che gli Stati Uniti creeranno un istituto per la sicurezza dell’intelligenza artificiale per testare e analizzare le nuove tecnologie, sulla scia di quel che aveva annunciato la scorsa settimana il primo ministro britannico Rishi Sunak.
L’Unione Europea è sulla stessa lunghezza d’onda degli Stati Uniti, A maggio 2023 i rappresentanti della Comunità Europea hanno incontrato l’ amministratore delegato di Google Sundar Pichai, per evidenziare con più forza gli intenti, ma in realtà tra gli stati membri del Parlamento Europeo non è stato ancora sottoscritto un accordo definitivo, Il progetto di legge, denominato AI Act, è stato approvato dal Parlamento il 14 giugno 2023. Dovrà essere esaminato dalla Commissione europea e Consiglio europeo. Dopodiché entrerà in vigore tra il 2024 e il 2025.
Il Giappone è in prima linea nel definire le regole che guideranno l’uso dell’intelligenza artificiale e ciò è stato confermato attraverso ” La dichiarazione di Hiroshima” sottoscritta a fine Ottobre in occasione della presidenza giapponese del G7.

Intelligenza artificiale, pro e contro

Per tutti e anche per il Governo Italiano, l’ intelligenza artificiale porterà nuovi posti di lavoro e
aumenterà il bisogno di esperti in tecnologie, come gli ingegneri o gli specialisti di machine learning.
In ottica di sicurezza, protezione e funzionalità saranno necessarie competenze e alla creazione di nuovi settori di lavoro legati alla robotica e alla realtà virtuale.
I rischi ovviamente ci sono: invadere la nostra privacy, destabilizzare l’ uso tecnologico governativo, fare violenza su altri esseri umani, un mondo del lavoro nel quale l’ uomo non sarà più necessario perchè sostituito dalla tecnologia.
Sarà sufficiente un’ azione di prevenzione fatta di regole? Logica vuole che, oltre ad una forte azione di prevenzione sia ancora più importante, la questione di come il mondo riuscirà a difendersi quando sicuramente la violazione delle regole nella divulgazione dei dati e dei sistemi avverrà. Per quanto riguarda il mondo del lavoro, sarà necessario finanziare le imprese di tutto il mondo che dovranno adeguarsi alla transizione tecnologica, per non ripetere i ritardi già visti per la transizione digitale e green.