Il mondo del giornalismo italiano saluta uno dei suoi volti noti: è scomparso a 76 anni Lanfranco Pace. Il suo nome è legato a importanti traguardi professionali, tra cui la conduzione del programma “Otto e mezzo” su La7. La notizia della sua scomparsa è stata diffusa dal quotidiano “Il Foglio“, testata per la quale Pace ha offerto il suo contributo come editorialista.
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Nato a Fagnano Alto, in Abruzzo, il 1º gennaio 1947, Pace si è distinto già in gioventù per il suo attivismo politico, diventando uno dei principali dirigenti di Potere Operaio, un gruppo di sinistra extraparlamentare. Tale impegno lo ha visto, in un momento drammatico della storia italiana, impegnato in una delicata fase di intermediazione durante il sequestro di Aldo Moro, stabilendo contatti con ex esponenti del gruppo confluiti nelle Brigate Rosse.
Nel corso della sua carriera in televisione, Pace ha lasciato il segno con il suo stile incisivo alla guida di “Otto e mezzo“, dal 2008 al 2010. La sua analisi pungente e la profondità dei suoi editoriali hanno segnato una generazione di telespettatori e lettori.
Sulla scena personale, la vita di Lanfranco Pace è stata ricca di affetti e di incontri significativi. Si è sposato due volte, prima con Stefania Rossini, giornalista de L’Espresso, e poi con Giovanna Botteri, inviata Rai di grande esperienza, dalla quale ha avuto una figlia, Sarah Ginevra.
La scomparsa di Lanfranco Pace lascia un vuoto nel panorama dell’informazione e del dibattito culturale in Italia. Il suo contributo resta nei ricordi di quanti hanno apprezzato la sua lucidità e la passione civile che ha sempre messo al servizio della comunità.