
Un momento di imbarazzo e controversia ha segnato l’ultima riunione dei ministri dell’Interno e degli Esteri europei tenutasi giovedì a Berlino. Il ministro degli Esteri croato, Gordan Grlic-Radman, ha provocato una bufera diplomatica tentando, in modo che è stato percepito come goffo, di baciare la ministra tedesca Annalena Baerbock.
La scena, catturata durante la tradizionale foto di gruppo, ha mostrato Grlic-Radman avvicinarsi a Baerbock in un modo che è stato interpretato come un tentativo di baciarla sulla bocca. La reazione di Baerbock, che si è allontanata visibilmente sorpresa, è stata ampiamente diffusa sui media, con commenti che non si sono fatti attendere: “Sgradevole da guardare” e “un fiasco” sono state alcune delle descrizioni usate dai giornali croati e bosniaci per commentare l’incidente.
Il quotidiano di Zagabria “Jutarnji list” ha riferito che la ministra tedesca si è “ovviamente sentita a disagio” a seguito dell’accaduto. In risposta, Grlic-Radman ha tenuto una conferenza stampa nella quale ha respinto le accuse di comportamento inappropriato, affermando di aver voluto esprimere un saluto “umano” e caloroso, come è costume tra i ministri. Nonostante ciò, il ministro ha presentato le sue scuse a chiunque si sia sentito offeso dal suo gesto.
Al momento dell’incidente, Baerbock non ha fornito commenti, mantenendo un silenzio che ha aggiunto ulteriore speculazione sull’intera faccenda. Il sito del Tagesschau ha riportato nel tardo pomeriggio di ieri che la ministra non aveva ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali.
L’episodio ha suscitato non solo scalpore, ma anche un ampio dibattito sulla condotta e sulle norme di etichetta nel contesto delle relazioni internazionali, sollevando questioni delicate sul rispetto dei confini personali e professionali.